“Io e la Juventus siamo simili. Ci importa solo di vincere” – così ha iniziato la sua intervista alla Gazzetta dello Sport Dusan Vlahovic, numero 9 bianconero. Un lungo racconto in cui si è parlato di Scudetto, Allegri e i nuovi compagni di squadra – Pogba e Di Maria.
“Ho letto che negli ultimi dieci-dodici anni il capocannoniere non ha mai vinto lo scudetto, però c’è sempre una prima volta, no? Gli obiettivi di squadra vengono prima di quelli personali, è più importante che la Juve vinca, ma se faccio 30 gol e diventiamo campioni d’Italia per me va benissimo così“.
“Non è stato difficile scegliere la Juve perché è una società gloriosa, molto vicina al mio modo di lavorare: combattere, non mollare mai fino alla fine, credere anche quando sembra che tutto sia perduto è la mia filosofia e pure quella del club, sappiamo tutti che cosa rappresenta la Juve in Italia, per me è un piacere e un onore difendere questi colori“.
E ha poi proseguito descrivendo il suo rapporto con Allegri, Pogba e Di Maria –“Con il mister giochiamo sempre, c’è una bella atmosfera. Lo facevamo anche l’anno scorso. Io lo sfido volentieri perché tanto vinco sempre io“.
“A Paul piace dare i soprannomi e a me va bene se a lui piace. Io lo conoscevo solo dalla tv, ha avuto un grande impatto sulla squadra, è un campione del mondo che ha già vinto tanto negli anni alla Juve, oltre all’Europa League con il Manchester United. È bello averlo con noi. Quando ho saputo che sarebbe arrivato Di Maria, invece, ho subito pensato a quanti gol e assist possiamo fare insieme, perché anche io voglio far segnare lui“.
Thomas Raiteri