La Cremonese è una delle due squadre (l’altra è il Lecce), che ha centrato la promozione diretta in Serie A.
Il direttore generale della Cremonese, Ariedo Braida, si è concesso in un’intervista ai microfoni di Rompipallone.it per parlare dell’impresa dei grigiorossi.
“Nessuna enfasi. Sono da poco più di un anno e mezzo a Cremona e avevamo l’obiettivo della salvezza che abbiamo centrato nella scorsa stagione, mentre quest’anno l’obiettivo erano i playoff e invece abbiamo centrato la promozione diretta. Il calcio è fatto di poche parole e possibilmente di più fatti”.
“I giovani della Cremonese? Sento dire troppo spesso che ‘devono giocare i giovani’, ok! Ma io dico un’altra cosa: devono giocare i giovani che son bravi! Giovane o meno giovane non è sinonimo di bravura. Il calcio è un po’ come saper suonare: devi conoscere la musica. Un calciatore è bravo? E allora gioca! Quanti anni ha, 18? E gioca, ma deve essere bravo. Non guardo l’età di un calciatore, guardo solo alle loro qualità. Guardate Ibra al Milan, a 40 anni gioca ancora. Oggi un po’ meno perché ha qualche problema fisico, ma vi siete chiesti perché continua a giocare ed essere fondamentale? Semplice, perché è più bravo degli altri! Non si gioca per grazie ricevuta, ma per meriti”.
Carnesecchi, Okoli, Fagioli e Gaetano sono stati il fiore all’occhiello della Cremonese. Cosa ci può dire sulle prospettive di questi ragazzi?
“Sono tutti e quattro dell’Under 21, credo che nell’ultimo match della Nazionale del CT Nicolato a “Trieste ad un certo punto abbiano giocato anche tutti insieme. Non sono di proprietà della Cremonese, ma li abbiamo scelti per le loro qualità e per aiutare il calcio italiano. Serve che giochino i calciatori bravi, l’età non conta. Sono di questo parere”.
“Fagioli? È un giocatore di talento che ha bisogno di un percorso per sviluppare le sue qualità. Deve migliorare tante cose e allenarsi con grande impegno. Ha bisogno del tempo per far sì che cresce: è un fiore che sta sbocciando, ma per diventare una pianta ha bisogno di tempo. Lo stesso discorso vale per Gaetano e tutti gli altri giovane, a parte qualche eccezione che non conferma la regola”.