Dopo il disastro della qualificazione mancata per la seconda volta consecutiva ai Mondiali, il calcio italiano necessita di una rifondazione.
Nella giornata odierna è andato in scena il Consiglio Federale per iniziare a riformare il sistema: parola d’ordine sostenibilità.
Quanto accaduto, però, tra FIGC e Serie A ha del clamoroso, queste le dichiarazioni del Presidente Gravina: “Il calcio italiano non può cambiare soltanto a parole!”
Lo scontro, riporta Tuttomercatoweb, sarebbe nato sull’inserimento dell’indice di liquidità come criterio di ammissione ai vari campionati.
La Lega Serie A, però, ha votato contro questa proposta: la Lega Serie B si è astenuta.
In sintesi, la FIGC decide sul futuro del calcio italiano contro – o senza, nel migliore dei casi – il voto dei suoi due principali campionati.
Una situazione complicata, difficile anche solo da immaginare: gli interessi politici si intrecciano con le volontà dei club.
Appare, quindi, che FIGC e Serie A seguano strade differenti: trovare una soluzione per il bene del calcio italiano dovrebbe essere la priorità: i tifosi meritano rispetto.