Barzagli, il manuale vivente della difesa

Ormai non fa più notizia: Andrea Barzagli ci sta abituando troppo bene da troppo tempo con le sue prestazioni difensive da manuale del calcio. Centro-destra, centro-sinistra, centrale in una difesa a 4 o addirittura terzino a destra: lo abbiamo visto in tutti questi ruoli e la costante è sempre quella, avversari dalle sue parti annullati e nemmeno una sbavatura che sia una. Si parla spesso della tecnica di Bonucci o della grinta di Chiellini, ma il numero 15 bianconero può tranquillamente essere indicato come il miglior difensore d’Europa per rendimento e costanza.

DEDIZIONE E INTELLIGENZA – Il prossimo 8 maggio festeggerà le 35 primavere, il tempo però nel rettangolo di gioco sembra non passi mai. La pulizia dell’intervento e la concentrazione sempre altissima ne fanno un elemento fondamentale nella rosa di Allegri, che non può certo privarsene. Esempio di professionalità e dedizione, si è preso silenziosamente le briglie del reparto difensivo, telecomandato in campo dalle sue istruzioni. Il suo modo di stare in campo, nei posizionamenti, nelle coperture e nei tackle, andrebbe studiato in tutte le scuole calcio, perché Andrea Barzagli ricorda quasi un difensore d’altri tempi per fisicità, ma per intelligenza è avanti 20 anni rispetto a tanti altri suoi colleghi.

IL BARZAGLI DEL DOMANI – Purtroppo l’elisir di lunga vita è un qualcosa destinato a rimanere nelle favole, e prima o poi anche lui sarà costretto ad appendere gli scarpini al chiodo. Il suo contratto scade alla fine del prossimo giugno, ma nelle prossime settimane sono in programma degli incontri con la società per un rinnovo che dovrebbe arrivare senza problemi. E in Corso Galileo Ferraris comunque si sono già assicurati il futuro con Daniele Rugani, che sta crescendo all’ombra proprio del suo idolo Barzagli. Può crescere ancora fisicamente, ma negli interventi e nella pulizia ricorda proprio il numero 15 bianconero…

 

Oscar Toson

 

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