Se ne discute tanto: riscattare Cuadrado a fine stagione o no? Certo, il modo di giocare del colombiano necessita di un contraltare che riequilibri maggiormente la fase di difesa, ma in serate come questa ci si rende conto di quanto sia prezioso avere a disposizione nella propria faretra una freccia come questa. E la parola freccia calza a pennello.
VELOCITA’ E INVENTIVA – Due parole per capire il contributo dell’esterno bianconero in una serata solo all’apparenza semplice. Ed è proprio dai suoi piedi che nasce la palla del gol, con l’intervento di De Maio che lascia di stucco Perin. Ma in una serata dove la partita fa fatica a trovare la miccia, ecco che dai piedi di Juan esplode il colpo di genio. Rapidità e velocità d’esecuzione che sempre e comunque spiazzano gli avversari. Il problema di fondo è uno: anche se si intuisce il movimento, non c’è tempo per bloccare il dribbling. Una partita di sudore, lavoro e intelligenza. Perché c’è anche da sottolineare la capacità di prendere fallo nei (troppi) momenti di sofferenza. E fa nulla se poteva arrivare un gol in più: l’importante è portare a casa i 3 punti.
Dicevamo, riscattare o no? La prestazione di stasera risolve i dilemmi di chi ancora si poneva questo quesito. La Juventus del presente e del futuro ha bisogno di colpi di genio capaci di spaccare le partite come questi. Cuadrado è il man of the match. Ma è soprattutto un giocatore che merita la casacca dei campioni d’Italia.
Luca Feole