A margine della conferenza stampa dell’Aci prima del Gp di Monza di Formula 1, ha parlato il Presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Parole decise nei confronti della politica rea di non prendere sul serio il calcio e tutto il mondo dello sport.
“Lo sport italiano rappresenta un’importante percentuale del Pil del nostro Paese. Al di là della dimensione economica, ha importanza anche e soprattutto a livello sociale. Questo deve far riflettere i nostri interlocutori, a volte sordi, che non conoscono le sfumature dell’impegno del mondo dello sport”.
E poi ancora parole atte a sensibilizzare una politica distante dai problemi: “Siamo ad una svolta. Il mondo dello sport si è unito e oggi ha il diritto e dovere di rivendicare il ruolo di redattore di un progetto di riforma e di rilancio. Dobbiamo farlo noi del mondo dello sport e proporlo agli uomini di governo affinché si rendano conto di quello che il mondo dello sport genera nel nostro Paese. Non si può soltanto pensare di dare una pacca sulla spalla a soggetti che versano 1 miliardo e 400 milioni di euro di gettito fiscale e che generano 16 miliardi di euro nel mondo delle scommesse. Noi rivendichiamo la tutela del nostro diritto d’autore. Pretendiamo rispetto, pretendiamo pari dignità rispetto a tutti gli altri settori dell’economia, soprattutto perché abbiamo un valore aggiunto: siamo un impulso alla socializzazione che non ha eguali. Io sono felice di aver ricevuto oggi il plauso per tutto quello che abbiamo generato nel nostro Paese, ma non è più sufficiente, non mi appaga. Lo dico con molta franchezza. Abbiamo bisogno di una risposta concreta e dobbiamo provocarla. Lo stiamo facendo con un progetto credibile, di cui Malagò è al vertice come redattore. Noi lo sottoscriveremo e credo che questo non sia più procrastinabile. Aspettiamo risposte concrete di pari rispetto e pari dignità”.