La Juventus tiene viva la corsa Champions grazie al 77 a cui si aggiunge il 7. Dal rigore parato da Buffon alla centesima rete di Ronaldo in maglia bianconera, Pirlo sfanga una partita che, come sempre, si era fatta estremamente complicata.
Buffon 7: nel giorno in cui è mediaticamente al centro della scena, si prende il palco anche sul campo. Nonostante una trasformazione discutibile da parte di Berardi, para un rigore assolutamente decisivo: se la Juventus può nutrire ancora qualche speranza per la Champions è anche merito suo. Intanto è anche il più vecchio pararigori della storia della Serie A. Non male.
Danilo 6: partita in crescendo. Inizio compassato, poi cresce insieme al resto della squadra.
De Ligt 5.5: non è pulito come sempre. Qualche disattenzione potenzialmente fatale anche da parte sua, ma non è da biasimare.
Bonucci 5: in coppia con Rabiot combina il pasticcio iniziale. Troppo lento in fase di marcatura, e la cosa preoccupante è che non è la prima volta che compie questi errori.
Alex Sandro 6: nel finale di stagione al cardiopalma della Juve lui è uno dei più costanti. Buona notizia, viste le prestazione offerte fino a qualche settimana fa.
Chiesa 6: il fatto che sia in una fase calante risalta solo in virtù delle devastanti prestazioni offerte fino alla fine di marzo. In ogni caso, ha voglia e gamba; corre e cerca ossessivamente il gol. Il suo habitat naturale è la fascia destra: alla luce di ciò risulta ancora più difficile comprendere la scelta di Pirlo di schierarlo a sinistra contro il Milan. A prescindere dal finale di stagione, resta uno dei pilastri per il prossimo anno (dall’81’ Cuadrado sv).
Arthur 6: non è stato un periodo facilissimo per lui, e quella di stasera rappresentava un’occasione importante per trovare la redenzione dalle ultime terribili prestazioni. La sua non è una regia brillante, ma neanche sporca. Sicuramente ha giocato una gara di attenzione, che, visti i tempi, sembra già un grosso passo in avanti (dal 61′ Bentancur 6: pronti, via e si rende protagonista di una bella progressione clamorosamente sciupata. Come Arthur, anche lui fa una gara abbastanza ordinata: per quello che può valere è comunque un segnale dopo il disastro rimediato contro il Milan).
Rabiot 6: voto che riflette perfettamente la media tra la sua fase difensiva shock e la sua meravigliosa fase offensiva. Contribuisce in larga parte a provocare il rigore del possibile vantaggio neroverde; è assoluto protagonista in negativo del gol di Raspadori, e si becca probabilmente anche una bella strigliata da Buffon. Poi però c’è il gol, ci sono le interdizioni, ci sono gli strappi: chi è davvero Rabiot?
Kulusevski 6: la sua partita, piuttosto anonima, guadagna una sufficienza per l’assist a Dybala, assolutamente pregevole. Peccato che per il resto ogni sua giocata odori di rimpianto per una cifra forse troppo generosa sborsata per il suo cartellino.
Dybala 6.5: anche per lui sono 100 in maglia Juve. Gol meritato, a suggellare una prestazione di grande maturità. Che questo traguardo possa essere anche lo spunto per trovare una soluzione al dilemma del rinnovo (dall’81’ McKennie sv).
Ronaldo 7.5: dal Sassuolo al Sassuolo: sono 100 con la Juve in tutte le competizioni in appena tre stagioni. La sua leadership, che non va letta solo alla luce del gol, è mancata tanto in alcune occasioni quest’anno. Stasera è stato il faro della squadra, ma forse tra i tanti errori commessi dalla Juve in questa stagione c’è stato anche quello di affidarsi a lui in maniera così ossessiva.
Pirlo 6: anche in una serata relativamente positiva restano delle criticità: perché la fase difensiva della sua squadra è così distratta?