Dato il momento di forma della Juventus, Mancini ha pensato bene di organizzare la sua Inter con una tattica ben definita: attendere la Juve e ripartire con grande velocità e tecnica grazie agli esterni offensivi. Dopo una prima fase “attendista”, i nerazzurri sono venuti fuori attaccando alta la squadra di Allegri cercando di riconquistare palla quanto più vicino alla porta di Neto. La soluzione ideata dal tecnico di Jesi è stata quella di lasciar impostare Bonucci ma bloccare Marchisio grazie al lavoro sporco di Jovetic. Tuttavia il regista bianconero si è abbassato per ricevere e ha giocato semplice con appoggi e gioco di prima in fase di costruzione.
IL NODO – La grandezza e la bravura dei bianconeri è stata quella di cercare varchi sugli esterni grazie alla splendida performance di un incontenibile Cuadrado che ha letteralmente asfaltato la corsia di destra. Innumerevoli le occasioni create dal laterale colombiano che, mixando rapidità fulminea e tecnica, è stato bravo a conquistarsi il rigore del vantaggio e l’espulsione di Murillo. Nella prima situazione si era inserito oltre la linea difensiva grazie a uno scambio pregevole con Morata. Al 70′ invece, aveva macinato metri ed avversi in una corsa folle di 60 metri saltandone tre e sbattendo contro il muro eretto dal difensore colombiano al limite della sua area.
Sulla corsia mancina è stata limitata ma positiva la spinta di Evra (dal quale è nato il 2-0 di Morata) poichè il terzino francese aveva il compito principale di bloccare le avanzate di Ljajic e D’Ambrosio. A sopperire alla spinta di Evra è stato Asamoah ad accompagnare le avanzate bianconere sovrapponendosi a Morata che si ritagliava spazi esterni mettendo in risalto tecnica, dribbling nello stretto e una velocità disarmante.
ATTEGGIAMENTO IN FASE DI NON POSSESSO – I bianconeri sul punteggio maturo di 2-0 hanno saputo difendersi accettando il possesso interista difatti creando densità sulla trequarti e temporeggiando per evitare di commettere falli inutili. A spezzare il match è stato Cuadrado, tatticamente fondamentale nell’arco di gara perchè ha creato transizioni importanti: ha saputo trasformare azioni negative in contropiedi letali. Gli attaccanti hanno pensato bene di pressare i difensori nerazzurri mostrando una mentalità forte già quando non si ha il dominio della sfera. Nel complesso la Juventus è stata attenta ed abile a subire poco o niente, tenendo in campo un atteggiamento positivo, aggressivo ed intelligente perchè a palla persa si cercava rapidamente di chiudere ogni spazio libero.
Simone Di Sano