Diego Armando Maradona Jr si è espresso già in più occasioni sul mondo del calcio, che lui stesso ha praticato ma senza raggiungere i livelli del padre, questa volta ha ricordato la storica partita Inter-Juve del 2018 che terminò con la sconfitta nerazzurra per 2 a 3.
All’epoca segnò il record di incassi (5.297.508 di euro) con ben 78.328 spettatori che la seguivano da ogni parte del mondo. Intanto, da Dubai, c’era il campione Diego Armando Maradona a seguirla, insieme al figlio Diego Jr, uniti di fronte a un televisore che trasmetteva in ultra definizione le immagini di quello che sembrava essere un nuovo avvincente match di serie A. Ma non fu una partita come le altre.
E fu proprio alla vista dell’episodio della mancata espulsione di Pjanic, che Maradona senior avrebbe svelato al figlio un particolare indimenticato che ha raccontato alla trasmissione “Ne parliamo il lunedì”: “Lui si è girato e mi ha detto: ‘Vedrai che ora trovano il modo di farla vincere alla fine’. E così è andata. Non ci credevo, vedeva le cose prima di noi: noi siamo umani e lui era un extraterrestre”.
Fu una gara contraddittoria, difficile, con l’Inter che partì male, ma riuscì a rimontare, e fu guerra con i bianconeri. Si concluse in mezzo alle urla dei tifosi di San Siro, che intimavano agli juventini di andare via. Neppure il var mise mai d’accordo le due fazioni avverse, e ancora oggi quella partita è un argomento dibattuto.
Le dichiarazioni di Maradona Jr hanno riaperto una ferita mai veramente suturata, ma chissà quanti altri aneddoti, potrebbe regalarci il figlio, sulla capacità di visione del gioco che il campione ebbe, anche seguendo le partite a distanza.
Ma l’erede del Pibe de Oro in questi giorni ha ben altro di cui occuparsi. Infatti, dopo la morte avvenuta il 25 novembre 2020 con il cordoglio di milioni di tifosi, le indagini stanno proseguendo e portano alla luce particolari inquietanti. Sono stati inseriti nel registro degli indagati due nuovi nomi: Nancy Forlini, che dirige la compagnia assicurativa per le spese mediche di Maradona, e Mariano Perroni, impiegato di Medidom, la società interinale che si occupava di assumere il personale nell’abitazione del calciatore. Sono rei delle carenze mediche e di personale post dimissioni di Maradona dalla clinica, e avrebbero costretto l’infermiera Dahiana Madrid.
In tutto questo turbinio di rivelazioni e scandali, il ricordo di Maradona Jr ci insegna una grande lezione: la Juventus è una squadra capace di grandi rimonte – come la rievocata Inter-Juve nel 2018 – e ora più che mai è necessario tenerlo a mente, visti gli alti e bassi della squadra, e i risultati della Champions poco allettanti; uno fra tutti Porto-Juventus, chiuso con un 2 a 1, dovuto anche a un arbitraggio difficile.
Forse il ritorno del brasiliano Douglas Costa in Italia, potrà portare nuova linfa vitale alla squadra, se gli Agnelli non lo lasceranno al Milan, per la volata finale verso lo scudetto.