Danilo: “Alla Juve ho ritrovato continuità. Ronaldo è immenso”

Il difensore della Juve, Danilo, ha rilasciato una lunga intervista a TNT Brasil: “Dopo la mia partenza dal Porto, questo è il momento in cui sto avendo più continuità. E questo è quello che ho sempre cercato. Forse per la mia carriera avevo bisogno di avere continuità. Ho sempre detto di essere un giocatore che più gioca, meglio si sente. Ci sono alcuni giocatori che dopo 5 o 6 partite di fila si sentono stanchi, io no. Al contrario, ho bisogno di giocare più partite per avere più continuità, per sentirmi sempre meglio. Quindi ora sono molto soddisfatto. Prima di tutto, sono molto felice per giocare tutte queste partite consecutive. Poi sono felice per questo momento personale, che è certamente uno dei migliori della mia carriera, e sono ancora più felice di viverlo alla Juventus perché è un club in cui mi sono identificato fin dall’inizio, dove sono stato trattato molto bene e penso sia giusto ripagarlo con le mie prestazioni migliori, con le mie qualità migliori. Quindi sono molto contento, non solo per il mio momento personale, ma per poter ripagare la fiducia che il club ha riposto in me“.

Sul fatto che possa ricoprire diversi ruoli, ecco cosa ha detto: “Non è una cosa di oggi. Sono sempre stato un giocatore che ha giocato in diverse posizioni. Già dal primo contatto, non solo con l’allenatore, ma anche con tutto lo staff, ci capiamo già molto rapidamente. Qui si pensa al calcio in modo diverso, come occupare meglio lo spazio, muoversi al momento giusto, e mi piace molto. Mi piace anche molto ammirare e osservare. Un giocatore che sa osservare bene, sa anche giocare bene. Riesce anche ad avere una comprensione di tutte le posizioni. Ovviamente non posso giocare da numero 9, no? Ma all’interno del reparto difensivo, dove ho sempre giocato, posso giocare in qualsiasi posizione perché mi sento molto a mio agio. Dal momento in cui l’allenatore e il suo staff mi hanno detto quale sarebbe stata più o meno il mio ruolo all’interno della squadra, mi sono sentito molto soddisfatto perché era un ruolo in cui mi sentivo bene. È un ruolo a cui sono più abituato, in cui mi sentivo davvero a mio agio, quindi abbiamo avuto un’intesa molto rapida, sia con l’allenatore che con lo staff. Il tipo di allenamento, il modo in cui mi hanno parlato, sia a me che alla squadra, hanno contribuito a farmi diventare un giocatore versatile e che gioca con continuità

Su Pirlo: “Rispecchia molto quello che era come giocatore. Non c’è da stupirsi che chi guarda da fuori percepisca davvero Pirlo sempre concentrato. Che parla meno rispetto ad altri allenatori, che si esprima meno, ma ha già dimostrato come giocatore, sempre molto tranquillo, con poche parole ma che sapeva rendere molto bene con la palla. Ha sempre avuto le idee chiare come allenatore, come comandante della squadra. E questo credo sia stato un punto importante per conquistare il gruppo, per essere in grado di far seguire le sue idee dalla squadra. Questo credo sia la cosa più importante per il lavoro di un allenatore, ovviamente anche le decisioni su chi far giocare e chi no o i cambi durante la partita, anche questo è importante. Ma fare in modo che la squadra ti segua, che 20 giocatori seguano la tua idea di lavoro, l’idea di calcio, è la cosa più difficile. Lui è riuscito ad attuarla e a farsi seguire dalla squadra velocemente

Sui compagni: “In uno spogliatoio dove ci sono Buffon, Chiellini, Bonucci, Alex, Paulo, Cuadrado, che sono qui da tanti anni, io cerco di essere quello che sono nella mia vita quotidiana, con la mia famiglia. Sono uno che cerca di prendere molto sul serio tutti i momenti della mia vita quotidiana nel club. La preparazione delle partite, il momento della partita e dopo la partita, penso che si debba avere sempre serenità e serietà in questi momenti”.

Ha aggiunto un commento sui gol, sull’inizio difficile di stagione e sulla Serie A: “In questa fase della mia carriera arrivo di meno ad avere occasioni al tiro. Prima quando ero più offensivo avevo più occasioni, segnavo in altri modi. Ora forse la mia maggiore possibilità è segnare da fuori area, quindi devo realizzare le meno occasioni che mi capitano. Durante la mia carriera ho segnato alcuni gol importanti dalla distanza. Ho già visto e vissuto situazione ancora più complicate di questa, in termini di distanza di punti e alla fine della stagione le cose si sono ribaltate ed è finita che ho vinto il titolo. Abbiamo dimostrato di essere sulla strada giusta, in alcune occasioni. Una di queste è stata sicuramente la partita di Milano coi rossoneri, poi anche la vittoria a Barcellona. Sono partite che dimostrano che siamo sulla strada giusta, che siamo competitivi e che possiamo lottare per tutto. Sono molto contento di essere in questo campionato. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo vinto ad un turno dalla fine, ma è stata una lotta con cambi di posizione fino all’ultimo, quest’anno è uguale. Il Milan sta facendo un buon lavoro, va riconosciuto, anche l’Inter si è rinforzata ed è molto solida. Poi metti anche squadre come Atalanta, Lazio, Sassuolo che giocano un calcio molto bello. Quindi penso che non ci sia dubbio che la Serie A sia cresciuta molto negli ultimi anni” 

Sulla prossima avversaria di Champions, ha aggiunto: “Quando è uscito il sorteggio, confesso che è stata una sensazione un po’ strana e penso che lo sarà fino al momento del calcio d’inizio. Ho avuto una storia molto bella con il Porto. Sono stati quattro anni e mi sono identificato molto con il club, con la città. Ho anche una casa lì, quindi sarà una sensazione strana. Parlando di calcio, il Porto è una squadra di tradizione in Europa e quando ero lì volevo questo tipo di partite, volevo affrontare i più grandi club del mondo, volevo poter rendere la loro vita difficile e sono sicuro che è quello che pensano ora“.

Ha, poi, concluso con un commento su Ronaldo: “Ho un bel rapporto con lui, parlando anche personalmente. Già dai tempi del Real avevamo un bel rapporto e qui ci siamo incontrati di nuovo. Cerco di godermi il momento con questo tipo di giocatore, con questo tipo di persona, perché è immenso. Non avrò altre occasioni, quindi cerco di godermi i momenti che ho con lui. Cerco di imparare tutto quello che posso”.

Gestione cookie