Agnelli all’ECA: “Siamo in una nuova era, dobbiamo adattarci”

Andrea Agnelli, presidente della Juventus, nonché numero uno dell’ECA, in occasione del report annuale, ha lanciato un messaggio all’associazione dei club europei:

“La stagione 2019-20 è stata diversa dalle altre, una stagione che nessuno avrebbe potuto immaginare. E’ stato un anno che ha scosso non solo il nostro settore, ma il mondo intero. In quello che è stato un periodo senza precedenti in tutto il mondo, i pensieri di tutto il mondo del calcio, vanno alle persone che hanno perso i propri cari.”

Gli effetti sul calcio:

“Il Covid-19 ha avuto un effetto talmente dannoso, da fermare il nostro gioco per un periodo. Chiudere le porte dei nostri stadi non è qualcosa che il calcio aveva previsto, qualcosa per cui francamente non eravamo preparati. Da un punto di vista sportivo, nessuno vuole stadi vuoti: i tifosi sono una componente importante per le vittorie dei club. E’ anche innegabile, che la cancellazione completa di una fonte di entrate importante negli incassi della giornata, sia stata avvertita da tutti i club, dai più grandi ai più piccoli.”

I rischi per i club:

“Il virus ha devastato il nostro settore, il 2019-20 è stato l’anno più impegnativo per tutti noi, sia dentro che fuori dal campo, ma anche il 2020-21 sarà altrettanto impegnativo, poiché lo stato d’incertezza continua, in tutti gli aspetti della società.”

Resistenza:

“Siamo comunque riusciti a mitigare, per quanto possibile, i primi impatti del virus. Ci è voluta una notevole quantità di duro lavoro e pensiero collettivo da parte delle componenti interessate, per facilitare il completamento della stagione 2019-20, sia per i vari campionati nazionali, sia per le competizioni europee. Dobbiamo essere orgogliosi di questo successo. Quest’anno è stato difficile, ma ci ha insegnato l’importanza della collettività, per aiutarsi a vicenda: un valore importante per l’ECA, che deve guidarci in tutto ciò che facciamo.”

Una nuova era:

“Stiamo entrando in una nuova era, non post Covid-19, ma piuttosto un’era in cui stiamo imparando a convivere con costanti rischi sanitari ed economici. Come industria dobbiamo adattarci. Traendo spunto dalle lezioni apprese negli ultimi mesi della scorsa stagione, troveremo insieme soluzioni per affrontare le sfide future.”

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