É come se il profeta tornasse in patria, nella terra in cui tutti pendevano dalle sue labbra, in questo caso dai suoi piedi. Si perché Hernanes all’Olimpico era amato da tutti, i tifosi biancocelesti son stati i primi seguaci del brasiliano, nessuno potrà dimenticare lo striscione che campeggiava fuori il cancello di Formello: “Profeta nun te ne andà“. Sembra passata una vita, Hernanes non è più lo stesso Hernanes, e quei tifosi che avrebbero fatto pazzie per lui adesso non vogliono sentire nemmeno il suo nome, colpa di una sfrenata esultanza del brasiliano dopo un gol in maglia nerazzurra. Il “Profeta” realizzò, contra la sua Lazio, una doppietta e sfoderò, forse, la sua migliore prestazione degli anni milanesi, così si esibì in una bella capriola per poi pentirsene e scusarsi: “Non era per i tifosi ma per Lotito che ha parlato male di me“. Scusa spedite al mittente.
CUORE BIANCONERO – Il passato si sa è passato, ciò che conta è il presente. Il brasiliano, adesso, si trova ad dover curare un altro rapporto, quello con i tifosi bianconeri. Questi ultimi non sono ancora, e come potrebbero esserlo, convinti del regista verdeoro e non gli risparmiano le critiche. A credere, invece, nel “Profeta” rimane ancora Allegri, convinto che il ragazzo potrà essere, fino alla fine della stagione, il primo sostituto di Marchisio in cabina di regia. Cabina di regia in cui il brasiliano spera di agire proprio contro la sua ex squadra. Il tecnico livornese, ieri in conferenza, non ha escluso una sua presenza in quel ruolo. Ecco che potrebbe profilarsi, allora, per Hernanes l’occasione di entrare nel cuore dei bianconeri.
Carlo Iacono (CarloIacono7)