Andrea Pirlo ha da poco conseguito, a Coverciano, il patentino di Uefa Pro allenatore, laureandosi con il secondo voto più alto 107/110, dopo Thiago Motta.
Attraverso il sito internet della FIGC, è stata resa pubblica la tesi, intitolata “Il mio calcio”, presentata e discussa da Pirlo.
Ecco alcuni estratti:
“Non prendere goal. Recuperare palla il più velocemente e il più in alto possibile.”
La fase di Gegenpressing tanto cara al neo allenatore bianconero:
“Vorrei organizzare una fase difensiva che non abbia solamente lo scopo di proteggere la nostra porta, ma che sia anche un mezzo per recuperare palla in zone di campo pericolose per gli avversari. Recuperare palla nella metà campo offensiva ha inoltre un valore mentale ed emozionale nello svolgimento della gara: limita il coraggio e l’autostima degli avversari ed aumenta la nostra, aiutandoci così ad avvicinarci a quel dominio tecnico e mentale del campo e del gioco che è il nostro obiettivo principale.”
Sulla fase offensiva:
“In fase offensiva non abbiamo un modulo fisso, ma il posizionamento ed i movimenti in campo dei giocatori, sono richieste dalla ricerca del raggiungimento dei nostri principi. Recuperata la palla nella trequarti offensiva, attacchiamo velocemente la porta avversaria, in 5-10 secondi al massimo, se non si concretizza manteniamo il possesso e riprendiamo la nostra struttura posizionale.”
Nella tesi, Pirlo cita anche i modelli cui trae ispirazione:
-il Barcellona di Cruijff; -il Barcellona di Guardiola; -l’Ajax di Van Gaal; -il Milan di Ancelotti; –la Juventus di Conte.
Milena Trecarichi