12 settembre 2015. Questa è la data cerchiata in rosso sul calendario di Fabio Grosso, perché il cammino della sua Primavera ripartirà proprio quel giorno, contro il Modena. Lo scorso anno è stato deludente, l’estate, probabilmente, non tranquillissima, ma ora tutto ciò appartiene al passato. L’ex terzino campione del mondo, come tutti i suoi ragazzi, deve obbligatoriamente guardare al futuro, perché quest’anno non sono ammessi errori.
DIFESA – La rosa a disposizione è di primissimo livello, per la categoria. C’è da capire quale sarà il futuro di Audero, che vista la permanenza di Rubinho non farà il terzo in prima squadra e allora potrà mantenere la titolarità in Primavera, ai danni di Del Favero, che Grosso aveva osservato con attenzione già sul finire della scorsa stagione. In difesa sugli esterni grande fiducia a Zappa e Lirola, che dopo l’adattamento dell’anno scorso devono dimostrare di meritare la Juve, ma occhio anche a Coccolo, già titolare lo scorso anno nonostante la giovane età (classe 1998). Il ragazzo (alla Juve da più tempo di tutti) può giocare su entrambe le fasce e anche come centrale. Da scoprire i ragazzi arrivati dagli allievi Eleuteri e Vogliacco, mentre per quanto riguarda Severin ci sono grandi aspettative. Lo scorso anno un terribile infortunio l’ha messo ko. Quest’anno si spera che la fortuna restituisca quanto tolto. Non ci sono parole da spendere, invece, per Romagna: deve essere il suo anno. Accanto a lui, il titolare dovrebbe essere Parodi, protagonista in estate di ottime prove.
CENTROCAMPO – In mezzo al campo il leader sarà sicuramente Stefano Pellini, che insieme all’altro ‘vecchietto’, Roman Macek, dovrà istruire i tanti nuovi arrivati, Toure e Bove su tutti. Quest’ultimo, dopo un’ottima stagione con gli Allievi, si è presentato benissimo e non è escluso che con il passare del tempo possa guadagnarsi la maglia da titolare, sebbene il 4-2-3-1 che Grosso sta pensando per la sua nazionale lasci solo due maglie disponibili (Macek, va detto, probabilmente verrà schierato nel trio alle spalle della punta). Da tenere d’occhio anche il jolly Muratore, che già lo scorso anno aveva conquistato il tecnico bianconero e in questa stagione sarà, probabilmente, uno dei punti fermi.
ATTACCO – Favilli e Morselli si giocheranno il ruolo di unica punta, sebbene il secondo sia un po’ più duttile. Là davanti può giocare anche Udoh, che, però, questo va detto, le cose migliori le ha sempre fatte vedere sull’esterno. Probabile, quindi, che si giochi la maglia con i trequartisti esterni, ossia Cassata, Vadalà, Pozzebon e i succitati Muratore e Macek. La zona centrale sarà competenza di Luca Clemenza, che potrebbe dare forfait all’esordio per un problema al ginocchio, ma quest’anno punta ad attirare su di sé l’attenzione di tutti gli osservatori del calcio giovanile, ancor più di quanto fatto la scorsa stagione. Il suo sostituto naturale è Kastanos (come Clemenza impiegabile anche sull’esterno), altro giocatore chiamato a dimostrare la sua fama. Naturalmente, il grande pubblico osserverà più di ogni altro Guido Vadalà. Vi terremo informati sulle sue prestazioni.
ASPETTATIVE – In campo nazionale la Juve non ha scuse: deve vincere. Sia il campionato che la Tim Cup sono alla portata dei bianconeri, che di conseguenza non hanno alibi. L’anno scorso molti risultati negativi sono stati accettati in ottica futura, ma quel futuro è arrivato. Le avversarie più temibili nel Girone A saranno, probabilmente, le solite due: Fiorentina e Torino, che non ha nessuna intenzione di perdere il titolo di campione d’Italia. Discorso differente per l’Europa, dove passare il turno sarebbe già un grande risultato. L’esperienza maturata lo scorso anno, però, può essere di grande aiuto.
GLI EX – Chiudiamo rispondendo a chi ci ha seguiti con attenzione lo scorso anno e ora si starà chiedendo dove sono finiti alcuni di quei giocatori che spesso erano titolari. Albert Roussos è in prestito al Cercle Bruges, in Belgio, Sergio Buenacasa al Real Saragoza, Bnou-Marzouk, insieme a Sakor, al KVC Westerlo (sempre Belgio), mentre Riccardo De Biasi è tornato all’Atalanta. Da decifrare il futuro di Blanco Moreno, Hromada e Varga sono diventati blucerchiati già da gennaio e Donis (attualmente infortunato) è in prestito al Lugano.
Edoardo Siddi (@Edosiddi)