Basta una sconfitta come quella patita contro il Milan per rimettere in discussione la “macchina perfetta” vista nelle ultime settimane. La Juventus di Maurizio Sarri torna infatti al centro delle critiche. E non è la prima volta.
Sarri avrà bisogno di rialzare il muro davanti a Szczęsny nel finale di stagione
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, contrariamente al proprio storico DNA, la Juventus di quest’anno si è concessa fin troppe distrazioni. Prima del lockdown infatti, non sono mancate le amnesie, con annesse rimonte.
Se ne ricordano almeno 4. La prima, per mano del Napoli, oscurata poi dall’autogol di Koulibaly. La seconda, meno di venti giorni dopo contro l’Atletico, capace di riacciuffare il pari dopo esser stato sotto di due gol. E ancora, le rimonte subite dalla Lazio e Verona.
Insomma, non proprio un atteggiamento da Juve. Non proprio un atteggiamento che lascia sereni. In vista del finale di campionato e della sfida all’Atalana. In vista delle final eight di Champions.
Sarri attende il rientro di de Ligt al centro della difesa ma il crollo contro il Milan è apparso più mentale che tecnico. Serve ritrovare il bandolo della matassa e usare la sconfitta contro i rossoneri come monito per il futuro.
Si decide tutto in un mese e mezzo e adesso, più che mai, non sono concesse amnesie.
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