Giorgio Chiellini e David Trezeguet hanno parlato ai microfoni di JVT, ospiti del programma di Zuliani e Zambrano “A casa cona Juve”, della situazione attuale e delle sue giornate. Le parole di Chiellini: “Io sto bene, ho fatto il tampone ieri ed attendo risultati. Spero sia tutto ok. Purtroppo la mia famiglia è a Livorno, io sono lontano.. Mi alleno, guardo le serie TV, ho ripreso la play in mano. Un ricordo di Trezeguet? Io lo ricordo con piacere. Arrivai alla Juventus dopo un anno di prestito alla Fiorentina. Sentivo l’ambiente e la pressione. Mi hanno aiutato a capire cosa significasse vestire questa maglia. Tanti campioni vestivano la maglia bianconera. È stato un periodo che mi ha dato tantissimo e lo ricordo con affetto“. Sull’approdo alla Juventus: “Una cosa assurda. È stata una scena surreale. Il Presidente del Livorno mi porta a Milano, io ero in comproprietà con la Roma, perché mi vuole vendere ad una big. Entro dentro l’hotel a Milano con i dirigenti della Roma, abbastanza avvelenati e mi chiudono dentro una stanza. Ad un certo punto si apre la porta e trovo Moggi, Bettega e Giraudo e lì ho capito che sarei andato alla Juve”.
L’ex attaccante bianconero, dal canto suo, ha parlato di Chiellini durante i primi anni alla Juventus: “Giorgio ha fatto parte di quella Juventus che voleva rinascere ed è partita dal basso. Ricordo i primi anni, dove io e Camoranesi provavamo di tutto per tenere il gruppo unito. Organizzavamo braciate, incontri. Poi la storia è cambiata: Giorgio è rimasto tanti anni alla Juve, noi siamo andati tutti via. Devo descrivere Giorgio con una parola? Impossibile. È un professionista meraviglioso. Esemplare. Lo ammiro tanto. Col tempo è migliorato tantissimo. Ora è un leader assoluto. Uno dei migliori al mondo”.
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