La Juventus ha Mandzukic. Ergo, ha bisogno di cross. Proposizione chiara, semplice, indiscutibile. Il talento di Dybala non basta a servire l’attaccante croato, quindi serve qualcosa di più. Piccola premessa: la duttilità tattica dei quattro esterni in rosa è straordinaria, ma il futuro di Evra è incerto per l’anno prossimo ( nonostante abbia un piedino vellutato, ndr ) e i cross di Lichtsteiner e Cuadrado non sono sempre dei più precisi. Alex Sandro è nettamente il migliore per pericolosità quando arriva sul fondo.
La Juventus ama spendere in Italia. Marotta lo ha dichiarato più e più volte: dei cento milioni che la società ogni anno destina al mercato gran parte preferisce spenderli in Italia. Ecco perché Vrsaljiko ( 1992 ) e Masina sono i nomi più concreti e giusti da fare in questo momento per la prossima stagione. Entrambi giovani e con un futuro importante davanti ai loro occhi.
Il terzino croato del Sassuolo è una conferma. Quest’anno ogni qual volta arriva sul fondo è un pericolo per gli avversari. Per l’ex Genoa quest’anno 3 assist per lui e tanta corsa. Tante caratteristiche che piacciono alla dirigenza bianconera. L’erede di Lichtsteiner è stato trovato. Il prezzo è stato fissato: 15 mln di euro più bonus sarà la cifra che porterà l’esterno difensivo in bianconero.
Adam Masina ( 1994 ), d’altro canto, è il nome nuovo del calcio italiano. Al Bologna tante ottime prestazioni con Delio Rossi, ma con Donadoni si è superato. Nel 3-5-2 si trova a proprio agio ed è migliorato molto in fase difensiva. In fase propositiva è un cavallo pazzo. Per lui quest’anno già 2 gol e 4 assist. La sua altezza ( 189 cm ) gli permetteranno di fare la stessa carriera di Chiellini. Portarlo al centro e farlo giocare in un doppio ruolo potrebbe essere un azzardo, ma il ragazzo ha le qualità necessarie e il fisico per giocare anche da centrale a grandi livelli. Il prezzo del cartellino è di 8-10 mln. Con delle contropartite tecniche la Juventus potrebbe strappare a Corvino uno dei talenti più interessanti del panorama italiano in questo momento.
Alberto Gencarelli