Tanti auguri, cara Vecchia Signora! Oggi sono 122 anni da quel giorno, dalla fondazione di quella squadra che, consapevolmente o meno, sarebbe poi diventata leggenda.
Come ogni primo novembre, c’è la sensazione che sia una giornata speciale. Sarà la festività, sarà che in questo periodo dell’anno il campionato è sempre ancora aperto. Sarà, ma il giorno del tuo compleanno non passa e non passerà mai inosservato. Perché tu sei sempre lì, a lottare, a regalare gioie ed emozioni, a stupire, a meravigliare, e diciamocela tutta, a volte anche a farci soffrire.
Ma d’altronde è così, sei quella del “fino alla fine“, nel bene e nel male.
Due Champions League, due Supercoppe Europee, due Coppe Intercontinentali, tre Coppe UEFA, una Coppa delle Coppe, otto Supercoppe Italiane e 13 Coppe Italia. Poi ci sono gli scudetti. Quanti sono? Ogni tifoso bianconero, nel suo cuore, lo sa perfettamente: comunque vada, sono tanti, tantissimi.
E c’è anche lui, non pensate che qualcuno si vergogni di menzionarlo. Già, quel campionato di Serie B, esposto sempre con fierezza e orgoglio. Come è possibile, si chiederà qualcuno? Perché così deve essere. Quel campionato non va dimenticato, perché ci ricorda (e ricorda a tutti) che “la Juve non muore letteralmente mai”. No, cari avversari, non fidatevi mai della Vecchia Signora. Proprio nel momento in cui sembrerà stesa a terra, lei si rialzerà, sempre, più forte di prima.
Chi, di fronte a tutto ciò, non avrebbe deciso di “adagiarsi”? Non di certo la Juventus, che nonostante un passato glorioso e un presente roseo, continua a guardare al futuro. Nella Torino bianconera è così: non si fa in tempo a vincere qualcosa che si pensa già al traguardo successivo.
122 anni, ma per citare un cantante (tra l’altro non juventino), “il meglio deve ancora venire”.
Buon compleanno, cara Vecchia Signora!
Simone Nasso
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