Stasera finalmente Juventus e Brescia si affrontano su un campo di Serie A e i ricordi cominciano a riaffiorare. Ma che responsabilità scegliere il gol più bello della storia del calcio italiano, vero? In un mondo di compilation su YouTube di skills e golazos potrebbe sembrare una follia accennare ad una graduatoria, ma il gol che Baggio segnò alla Juventus il 1 Aprile 2001 ha un significato molto più profondo di quanto si pensi.
A tre minuti dalla fine, Pirlo cerca Baggio con quello che sarebbe diventato il suo marchio di fabbrica: un passaggio lungo e liftato, morbido come una carezza.
Smarcato alla perfezione, Baggio compie una giocata che nessuno si era mai sognato di vedere in un campo da calcio. Forse in un museo, ma non su un prato verde. Quel tocco di Baggio è tutto ciò che il calcio italiano si merita. È un controllo, un dribbling, forse è il gol stesso. È un messaggio diretto a Pirlo che sembra voler sussurrare: “guarda cosa mi hai fatto fare, adesso tocca a te”.
Sono passati tanti anni, tra Calciopoli, il mondiale, il triplete e Ventura. Ma potevate mai pensare che il Brescia stampasse la fotocopia di Pirlo? Il capello semicotonato e quella V bianca sul petto ci hanno fatto pensare almeno una volta: “ma sono precisi precisi!”. Certo, figlio di un calcio più dinamico e più atletico, ma spaventosamente simile a quel giocatore che ha spiegato cosa fosse l’eleganza italiana.
Balotelli non è Baggio, la nostalgia non ci ha dato alla testa. Ma la speranza che la dinastia del bello continui alimenta la nostra infinita voglia di Serie A. E chissà che stasera Sandro non ci dia un assaggio di quei vecchi tempi e che magari un giorno diventi anche lui una leggenda a tinte bianconere…
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