La Juventus vince in rimonta una partita che si era inaspettatamente complicata a causa di un gol strepitoso di Veloso. Sarri mette in campo una squadra ancora in fase di rodaggio, vincendo partite nel più classico dei metodi brevettati dal suo predecessore, di “corto muso” diciamo.
Buffon 6.5: si avvicina al record di Maldini mettendo in campo una prestazione di grande qualità. Spettatore non pagante fino al 62′, quando Zaccagni decide di impegnarlo con un tiro piuttosto velenoso. Si ripete più tardi su una punizione insidiosa avendo la lucidità – e l’esperienza – di restare fermo fino all’ultimo. Chiude con un altro grande intervento su Lazovic: bentornato!
Danilo 6: non avrà la spinta offensiva o la classe assoluta di Cancelo, ma quanto è utile Danilo in fase difensiva? Impatto fino ad ora più che positivo, e anche oggi strappa una sufficienza meritatissima.
Demiral 5: inizia bene, poi il tracollo. Provoca il rigore per un fallo ingenuo su Di Carmine e dimostra poca attenzione in altre situazioni. Si riprende su un paio di occasioni avversarie nel finale, ma sicuramente è da rivedere.
Bonucci 6.5: la fascia da capitano gli sta facendo bene. Finalmente attento, decisivo, come mai accaduto dal suo ritorno da Milano. Sta facendo il Chiellini, e la cosa non può che far bene alla Juve.
Alex Sandro 6: anche nelle banalità, si vede che è tornato ai suoi livelli. Era importantissimo averlo nella miglior condizione possibile in questa stagione.
Ramsey 6.5: il ragazzo deve evidentemente ambientarsi in questo campionato. Nel mentre segna e aiuta a fluidificare la manovra, che poi è ciò per cui è stato preso (dal 60′ Khedira 6: ordinaria amministrazione, non fa e non disfa. Intanto la Juventus con lui in campo continua a non prendere gol. Coincidenze?).
Bentancur 5.5: talvolta elegante nei disimpegni, ordinato, mai eccessivo. L’Uruguagio però non arriva alla sufficienza perché dà sempre la sensazione che possa dare qualcosa in più. E forse non da regista (dal 50′ Pjanic 6: vedi Khedira)
Matuidi 6.5: la progressione che porta alla punizione finale aiuta bene a capire cosa è Matuidi per questa Juve. Tecnica poca, ma tanto cuore, tanta corsa, tanta quantità. Per ora è imprescindibile, ed è giusto così.
Cuadrado 7: come Matuidi, in questo momento è imprescindibile. L’infortunio di Douglas Costa doveva essere la testimonianza di una perdita irreparabile, ma lui si è fatto trovare prontissimo, già da Madrid. Guadagna il rigore e non si fa mai prendere da Lazovic. Migliore in campo.
Dybala 6: giocatore straordinario, visivamente perfetto. I suoi tocchi di suola sono una delizia per gli occhi ed efficacissimi per la manovra, ma deve imparare anche a fare altro. La strada per diventare il Mertens del vecchio Napoli di Sarri è ancora lunga (dal 72′ Higuain s.v.: pronti, via e Veloso – involontariamente – gli rompe il naso. Gioca compassato a causa del dolore, ma fa comunque capire il modo corretto in cui una punta moderna debba giocare e smistare il pallone).
Ronaldo 6.5: partita non ai suoi livelli, ma nonostante ciò mette un assist e segna. Al fantacalcio si direbbe +4. A voi i commenti.
Sarri 6: porta a casa il risultato nel più allegriano dei modi, come sta succedendo spesso. La sua Juventus, infatti, è ancora un ibrido insipido che non si qualifica ancora secondo nessuna delle due scuole di pensiero, ma alcuni fraseggi, alcuni lampi, lasciano intendere che i lavori stanno andando nella giusta direzione.
L’AVVERSARIO
Verona (3-4-2-1); Silvestri 5.5; Rrahamani 5, Kumbulla 4, Gunter 4; Faraoni 5.5, Amrabat 6 (dall’84’ Pazzini), Veloso 6.5, Lazovic 5.5; Verre 5.5 (dal 59′ Pessina 5.5), Zaccagni 6 (dal 72′ Tutino s.v.); Di Carmine 6. All. Juric 6.