La rimonta che porta serenità: ecco cosa regala Madama a Natale

Sette vittorie consecutive dopo la sconfitta patita contro il Sassuolo, 21 punti conquistati. La Juventus rinasce dalle proprie ceneri come la fenice araba, ritrovandosi a tallonare l’Inter capolista a tre sole lunghezze.

Nella seconda parte del girone d’andata di questo campionato, infatti, tanto è cambiato in casa bianconera: dal ritrovamento del soddisfacente 3-5-2 alle prestazioni superlative di Mandzukic e Dybala su tutti, passando per la ritrovata affidabilità della difesa (trasferta del Braglia a parte), e la convinzione di essere ancora forti. Forse anche più degli altri e per il quinto anno consecutivo, sebbene la concorrenza per il titolo, di fatto, resta qualitativamente e quantitativamente elevata. Nell’ultima gara del 2015, del resto, l’Inter è caduta contro la Lazio ma rimane certo squadra solida che già nella disfatta casalinga contro la Fiorentina di inizio stagione ha dimostrato di sapere reggere l’urto degli intoppi e di quelli che, sino ad oggi, si sono rivelati perlopiù incidenti di percorso. Il Napoli di dicembre è forse stato meno spettacolare di quello ammirato nei mesi precedenti, ma ciò che conta è vincere e gli azzurri di Sarri non hanno mai dato l’impressione di non essere in grado di poterci riuscire, anzi. La Fiorentina, dalla sua, ha il merito di non fallire le gare che la vedono sulla carta favorita e di trovarsi lì, anche se meno accreditata per via dell’organico forse leggermente più corto e modesto nel suo complesso rispetto alle concorrenti. Ed infine la Roma, che vive un momento difficile ma che comunque resta ampiamente in corsa per via dei 32 punti conquistati, con una rosa costruita, che lo si voglia affermare o meno, per giungere alla conquista del tricolore.

Ma la Juventus è tosta, esperta e campione in carica. Il gruppo di Allegri sa come si vince, lo ha imparato bene dal maggio 2012. Sa come non lasciarsi coinvolgere troppo, emotivamente, nei momenti delicati e dispendiosi del campionato. Certo il ruolo di inseguitrice appare inedito oggi, ma in fondo quale differenza intercorre fra il dover vincere da primi, ed il dover vincere da secondi o terzi? I bianconeri hanno da perdere lo Scudetto, questo è vero, mentre gli altri (o molti di questi) hanno solo da guadagnarcelo. Tuttavia la strada dei tre punti appare l’unica percorribile per arrivare sino in fondo e laurearsi campioni. Ed è a tal proposito che la Juve appare agli occhi degli avversari ancora come la favorita. Per via di qualcosa come quattro titoli consecutivi, o dei 102 punti raccolti dallo schiacciasassi di due stagioni fa.

Il rodaggio dei nuovi giocatori, unito all’addio dei senatori protagonisti degli ultimi trionfi e, perchè no, magari anche per via di una leggera pancia piena, hanno fatto si che i bianconeri partissero a rilento sino a far perdere le speranze di gran parte dei loro tifosi, oltre che scaturire gli allarmismi di salotti televisivi e leggeri sorrisi fra i rivali della lotta al titolo. Diciassette giornate di campionato ci hanno dunque riportato indietro nel tempo di almeno un decennio, o forse qualcosa in più, quando il torneo veniva conteso da più big. Fra queste c’era comunque la Juventus. Sempre. Eccetto qualche rara sciagurata stagione, come quella del 1998/1999 o il più recente biennio 2009/2011. Ma non stavolta, non quest’anno. A dispetto delle catastrofiche previsioni pervenute circa un mese e mezzo fa. E’ questo il regalo che porta in serbo il Natale alla gente dello Stadium, ed a coloro che vedono i propri beniamini “simili a degli eroi”. E non è poco dopo aver visto l’inferno dello scoramento la sera del 28 ottobre 2015. Tuttavia, sia chiaro, la Juve il regalo ha saputo meritarselo. Se lo è fatta da sola, costruendo la rimonta lavorando a testa bassa e pensando a giocarsela partita dopo partita. A puntare al Natale senza pensare al futuro, facendo il punto soltanto durante il periodo di festa. Adesso è giunto il tempo, e le somme ricavate parlano chiaro: Madama fa ancora paura a tutti. Oggi più che mai.

Rocco Crea (@Rocco_Crea)

 

 

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