Ha fatto il giro del web, l’hanno visto praticamente tutti. L’urlo di Allegri, per qualche ora, ha sostituito nell’immaginario collettivo quello di Munch. L’allenatore toscano è letteralmente andato su tutte le furie, l’autogol fantozziano di Bonucci e la successiva occasione capitata sui piedi di Lollo potevano compromettere la rincorsa scudetto, e allora via il cappotto, cominciano le urla, i gesti, la giacca tiene, la cravatta si arrotola su se stessa, l’area tecnica diventa troppo piccola per contenere la rabbia, una bottiglietta vola via, scalciata violentemente. La strigliata continua, poi, negli spogliatoi, a telecamere spente, errori così non si possono commettere, si rischia di mandare tutto all’aria, serve concentrazione. Qualcuno accusava Max di usare tanta carota e poco bastone, adesso cosa dirà?
ORACOLO MAX – Eppure in quell’urlo, in quella agitazione, in quelle parole grosse gridate ai suoi uomini c’è tutto il pensiero e tutto il lavoro di Max Allegri. La vittoria di Modena, la settima consecutiva in campionato, si è rivelata fondamentale in chiave rimonta, i bianconeri, infatti, si son ritrovati, data la sconfitta dell’Inter, a tre solo lunghezze dal primo posto, in piena zona tricolore. Rivedere, adesso, le istantanee rappresentati la rabbia del livornese potrebbe far pensare che Max lo sapesse come sarebbe andata a finire, potrebbe far pensare che Max qualche risultato a sorpresa se lo aspettasse. E ci sarebbe poco da meravigliarsi perché Max ci vedeva giusto già qualche mese fa, “A Natale vi dirò dove questa Juve può arrivare, a Natale sarà in una posizione diversa di classifica“. Inutile dire che la profezia si è avverata.Viene, allora, quasi spontaneo fidarsi del tecnico toscano, viene naturale intravedere in quell’urlo qualcos’altro, un’altra previsione, ad esempio un passo falso di una diretta concorrente.
NATALE E PROFEZIE – La Juve è tornata a far paura a tutti e gran merito va ad Allegri. Max ha ricostruito, con grande praticità, una “Squadra” (dalle macerie del Mapei Stadium) e usando l’intelligenza ha fatto affidamento su di un modulo sicuro ma reinterpretato a suo modo. Il Natale a Livorno avrà il gusto di rivincita. Intanto un’altra profezia è stata lanciata: “Il campionato si deciderà alla penultima o ultima giornata”. C’è da fidarsi?
Carlo Iacono (@CarloIacono7)