Il lato positivo: l’importanza del finale contro il Carpi

La Juve chiude l’anno a -3 dalla vetta, posizione non pronosticabile fino a un mese fa. Merito del filotto di sette vittorie consecutive, ultima delle quali arrivata contro il Carpi. Proprio la vittoria in questione si porta dietro parecchi strascichi: il rammarico da una parte, la sfuriata di Allegri dall’altra. L’ex tecnico del Milan non ha accettato l’atteggiamento dei suoi negli ultimi venti minuti e l’ha fatto capire in maniera piuttosto chiara. Oltre che a far arrabbiare Allegri e tremare i tifosi, però, l’atteggiamento superficiale mostrato potrebbe servire anche ad altro.

Immaginate se la Juve avesse dominato contro il Carpi e chiuso agevolmente la pratica, senza soffrire. Parleremmo di una squadra che si è ritrovata, che non sbaglia più nulla che sa solo vincere. Un modo piacevolissimo di trascorrere le vacanze, che, però, avrebbe fatto sorgere qualche dubbio sul modo in cui la Vecchia Signora avrebbe salutato il nuovo anno. Troppi complimenti e troppa consapevolezza possono portare a cullarsi troppo. Con conseguenze disastrose.

I folli minuti finali del Braglia, invece, danno alla pausa natalizia tutt’altro sapore. La Juve vince, quindi non paga pegno, ma ha una grande occasione per fare tesoro dei suoi errori. Il calo di concentrazione mostrato (non il primo) darà ad Allegri qualcosa su cui lavorare durante le vacanze natalizie e terrà tutta la squadra costantemente sulla corda. I campanelli d’allarme che hanno suonato a festa saranno molto utili. Molto.

Edoardo Siddi

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