La Juve ha centrato la settima vittoria consecutiva, liberandosi del Carpi e chiudendo alla grande il 2015. Della gara del Braglia, però, più che la doppietta di Mandzukic, rimarrà lo sfogo di Allegri negli ultimi minuti, quando i bianconeri hanno rischiato di gettare via tre punti già comodamente in tasca.
A deludere, infatti, è stata la difesa. Il pacchetto arretrato è sembrato distratto fin dai primi minuti, e il gol di Borriello, su cui Bonucci è la brutta copia di se stesso, lo dimostra. Il Carpi non fa paura, ma Borriello fa il bello e il cattivo tempo, mentre anche Chiellini e Barzagli non sembrano mai perfettamente in partita. Tante distrazioni, qualche errore di posizione, ma, soprattutto, troppa sufficienza.
I minuti finali, poi, sono la fiera della superficialità. La squadra stacca completamente la spina, la retroguardia passeggia e sulla schiena dei tifosi corrono parecchi brividi. L’autogol di Bonucci, in una situazione tutto sommato serena, è la testimonianza di una totale assenza di concentrazione e il clamoroso svarione del minuto seguente, su cui Lollo inciampa, invece di concludere, non è concepibile. Allegri ha sbraitato, in tanti hanno prima imprecato e poi ringraziato la fortuna, ma l’errore resta. E da lì si deve ripartire. Per migliorare ed evitare prestazioni come questa in cui la difesa migliore d’Italia è sembrata composta da uomini qualunque.