Da Torino a Carpi, la rinascita e la sosta che arriva al momento giusto

Con la vittoria ottenuta allo stadio Braglia di Modena, i bianconeri hanno servito il settebello, aggiungendo altri tre punti di fondamentale importanza alla classifica. Per la Juventus, la sosta natalizia arriva probabilmente nel momento di maggiore necessità, perché, nonostante la straordinaria serie di vittorie consecutive, è evidente che ci sia bisogno di recuperare energie.

DA TORINO A CARPI, LA RINASCITA BIANCONERA – Chiudiamo gli occhi e immaginiamo di tornare indietro fino al 31 ottobre, giorno in cui si è disputata la gara tra Juventus e Torino: i bianconeri arrivano al derby con 10 gol fatti e 8 subiti, ma soprattutto con la miseria di 12 punti raccolti in 10 giornate. L’avvio è stato caratterizzato da numerose difficoltà, quali l’inserimento dei giovani in un contesto tutto nuovo e reso orfano dei propri leader, la necessità di trovare un sistema di gioco con cui valorizzare al meglio le risorse della squadra, il raggiungimento di risultati non proprio in linea con la prestazione offerta sul campo – vedere le voci Frosinone e Chievo, per intenderci, ma se ti chiami Juventus sei costretto a reagire e risalire subito la china. La classifica, al termine della decima giornata, sembrava aver già spuntato la propria sentenza: Roma a 11 punti di distacco, mentre il  trio composto da Napoli, Fiorentina e Inter a distava 9 lunghezze. Decisamente troppo. Ma la Juve è così: se non è definitivamente fuori dai giochi per motivi puramente aritmetici, finisci per trovartela, prima o poi, di nuovo ai piani alti della classifica. E il gol di Cuadrado contro i cugini è andato a riaccendere una candela che sembrava ormai essersi consumata da entrambi i lati, la vittoria ad Empoli, arrivata con quella che probabilmente è stata la partita più brutta sotto il punto di vista del gioco espresso, e le conferme con Milan e Palermo hanno dato una spinta al gruppo e ad Allegri, che finalmente è riuscito a trovare la quadratura giusta per la sua squadra.

I NUMERI DELLA RIMONTA – Dalla gara con il Torino in poi, il trend della Juventus è stato totalmente invertito: 7 vittorie consecutive in campionato, superata la Roma e recuperati punti a Napoli e Fiorentina – distanti solo due punti – e Inter. Ciò che impressiona, inoltre, è la media gol: 2,43 gol a partita – 17 in 7 partite – e solo 5 subiti.

LA SOSTA ARRIVA NEL MOMENTO GIUSTO – La sosta, almeno per la Signora in bianconero, arriva nel momento migliore: terminato lo stop forzato dovuto alle partite delle nazionali, infatti, Madama si è trovata ad affrontare 8 partite in un mese, tutte decisive per la rimonta in classifica e il piazzamento finale in Champions League. A queste, poi, bisogna aggiungere il derby di coppa, turno sicuramente più impegnativo rispetto a quello capitato ad altre squadre, che hanno affrontato avversari molto meno forti, almeno sulla carta. Il finale della gara con il Carpi ha lanciato un segnale chiaro: è tempo di schiacciare il tasto “pausa”, recuperare le energie, magari riavvolgere il nastro per studiare qualche errore da non commettere mai più – basti pensare alle pessime gestioni del risultato nel finale delle gare con Frosinone e Carpi – e poi ripartire, per mirare dritto verso la vetta. Uno stop meritato per i ragazzi di Max Allegri, che hanno affrontato una seconda parte di girone d’andata da dieci, macchiata solo dalla sconfitta di Siviglia che impedisce di conferir loro una lode più che meritata, e che adesso hanno la possibilità di ritrovare le energie fisiche e soprattutto mentali per affrontare al meglio la seconda parte di stagione.

Corrado Parlati (Twitter: @Corrado_Parlati)

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