L’amore tra il Bayern Monaco e Pep Guardiola sembra, ormai, giunto al capolinea. Il tecnico spagnolo abbandonerà con ogni probabilità il club tedesco a giugno, non rinnovando il proprio contratto. Al suo posto è già pronto un sostituto di livello assoluto: Carlo Ancelotti.
I MOTIVI – Tra l’ex Barça e Karl-Heinz Rummenigge il rapporto non sembra mai essere stato rose e fiori. La dirigenza tedesca non ha digerito il comportamento attendista in merito al rinnovo, infastidendo dunque i piani alti del club. Il tecnico spagnolo inoltre si è mal integrato con la tifoseria tedesca, la quale lo ha spesso accusato di aver snaturato la squadra dalla propria indole e tradizione bavarese. Una situazione climatica davvero difficile da gestire, con una situazione diventato man mano sempre più pesante. Anche Guardiola potrebbe però avere i suoi buoni motivi per cambiare aria. Essendo un vincente, ed un uomo sempre alla ricerca di nuove sfide, Pep potrebbe avventurarsi verso nuovi ed inesplorati lidi: quelli della Premier League,ad esempio, competizione nella quale non ha mai avuto l’occasione di misurarsi.
PER LA JUVE – In vista del doppio incontro di Champions tale situazione potrebbe rappresentare, almeno da un lato, un vantaggio per la Juventus. Il contraccolpo psicologico dell’annuncio dell’addio a fine stagione potrebbe destabilizzare lo spogliatoio dei tedeschi, che quindi potrebbero ritrovarsi disuniti e con meno certezze, anche dal punto di vista motivazionale. Con un tecnico “fuori dai giochi”, resterebbe alquanto difficile mantenere alta la concentrazione e il morale della squadra. D’altro canto però, la storia dice che l’ultima volta che al Bayern ci fu una situazione analoga il finale fu totalmente diverso: vittoria della Coppa dalle grandi orecchie con l’addio già conclamato di Joseph Heynckes alla scadenza del proprio contratto. La sola differenza fu che il tedesco si ritirò, mentre Pep sarà sicuramente già pronto per accasarsi altrove. Il rischio per la Juve potrebbe essere quindi un contraccolpo al contrario, ovvero un motto d’orgoglio da parte dello stesso spagnolo capace di rinvigorire ulteriormente la squadra per l’ultima metà di stagione, caricandola e rendendola maggiormente agguerrita.
Situazione assolutamente difficile da decifrare, e dal punto di vista bianconero ci sarà solo da sperare e dare il massimo in campo. Per il resto, come annunciato dallo stesso Guardiola, ci sarà solo da aspettare. A domenica, quando questo, forse mai-amore, potrebbe arrivare alla sua fine.
Mattia Riccio (@MattRiccio11)