Ci sono treni che passano una volta sola nella vita, sliding doors che possono modificare irrimediabilmente il corso degli eventi e di una carriera. Quando il destino bussa alla tua porta, devi aprirla e accoglierlo a braccia aperte: domani al Mazza di Ferrara Allegri potrebbe schierare in difesa Luca Coccolo, ’98 perno difensivo dell’Under 23 di Mauro Zironelli, complici le numerose defezioni in difesa; serve un punto per laureare nuovamente la Juventus campione d’Italia, per la ottava volta consecutiva.
Chi è Luca Coccolo?
Nato il 23 febbraio del 1998 a Ciriè, città metropolitana di Torino, Luca è un ragazzo cresciuto a pane, calcio e Juventus: è da sempre parte integrante delle giovanili bianconere, dove ha percorso tutta la trafile dalle under, alla Primavera, per poi approdare nella seconda squadra quest’anno, dopo esser transitato in prestito, la scorsa stagione, da Perugia e Prato. La società bianconera lo ha riportato alla base investendo su di lui e collocandolo al centro del progetto tecnico di Zironelli e della Juventus Under 23. Nel corso della sua giovane carriera ha già, inoltre, vestito anche la maglie della Nazionale: 5 gare con l’U17, 2 con l’U18 e con l’U19.
Le caratteristiche tecniche
Coccolo è un difensore, mancino, alto 187 cm: predilige agire nella zona centrale della linea difensiva ma, data la sua duttilità, è sovente impiegato anche sulla corsia di sinistra. Nel corso della stagione di Serie C, Coccolo ha spesso ricoperto il ruolo di terzino sinistro, a 4, o più volte quello del centrale di sinistra nella difesa a 3.
La linea difensiva calibrata da Zironelli proponeva Del Prete, Alcibiade e Zanandrea come titolari, ma per via dell’assenza di Alcibiade, prima, e Zanandrea, dopo, a causa di infortuni, Coccolo ha trovato molto spazio, giocando 27 gare: 20 da titolare, 7 da subentrato ripagando spesso e volentieri la fiducia del mister e calandosi bene nella realtà della seconda squadra bianconera.
Ora tutto è pronto per l’esordio in A per lui che con quella maglia ci è cresciuto, sognando magari un giorno di giocare con i grandi. E perchè no di esordire vincendo il proprio primo Scudetto.
Christian Masotti
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