Il suo acquisto è stato accolto senza troppi squilli di tromba, nè da parte della stampa nè da quella dei tifosi, ma Mario Lemina potrebbe rivelarsi una pedina di fondamentale importanza nello scacchiere tattico di Massimiliano Allegri, che necessitava di un centrocampista di grande quantità dopo la partenza di Arturo Vidal. Noi di SpazioJ abbiamo provato a tracciare un profilo del giocatore, cercando di analizzarne al meglio i pregi e i difetti.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Dinamico e duttile, guerriero dal piede educato, un po’ impulsivo ma capace di prendere palla e far ripartire l’azione: Mario Lemina è un vero e proprio tuttocampista, come si dice in gergo calcistico moderno. I suoi punti di forza sono velocità, facilità di corsa, rapidità nel ripartire palla al piede e capacità di puntare la profondità ed inserirsi nello spazio, ma definire il giovane francese un calciatore privo di tecnica sarebbe un errore grossolano: con Bielsa, infatti, ha dimostrato più volte di avere tecnica e personalità per venire a prendersi palla davanti alla difesa e far ripartire l’azione. Insomma: i tempi di gioco li ha, ma deve migliorare decisamente il proprio rapporto con il gol e, soprattutto, limitare la sua aggressività. Durante l’ultima stagione, complice anche un impeccabile lavoro svolto da “El Loco” Bielsa, Lemina ha registrato progressi importanti dal punto di vista tattico e di gestione di vari cambi di sistemi di gioco nell’arco di una partita.
LA BIOGRAFIA – Nato da padre francese e madre di origini gabonesi a Libreville, capitale politica ed amministrativa del Gabon, Mario Lemina inizia la sua carriera da calciatore tra le fila del Lorient FC. In Bretagna, nella stagione 2011-12, ha la possibilità di mettere in mostra le sue qualità disputando a 18 anni 15 partite in CFA, la quarta divisione francese, con la seconda squadra del Lorient, prima di essere aggregato tra i titolari da Christian Gourcuff, padre dell’ex milanista Yohann nonché uno dei suoi massimi estimatori, che decide di reinventarlo centrocampista puro. Il suo primo match da professionista lo disputa il 22 gennaio 2013, contro il Sedan, in Coppa di Francia. Fino al termine della stagione, Lemina disputa 18 presenze ed entra sempre più nelle grazie del suo entraîneur, che non gradisce la sua cessione al Marsiglia per 4 milioni di euro durante l’ultimo giorno di mercato della sessione estiva successiva alla sua prima stagione da professionista. “Il club non può parlare di ambizioni quando vende i suoi migliori giocatori. Questo trasferimento è solo business. Voglio che la gente sappia che io non sono complice di questa decisione“, dichiarerà infatti l’allenatore del Merlu ai microfoni di Ouest France. E difficilmente un allenatore si sbilancia in tal modo se non si tratta di un talento di grandissima prospettiva. Nella stagione 2013-14, dopo aver debuttato contro il Saint Etienne, colleziona 25 presenze tra campionato e coppe varie, tra cui spiccano 4 apparizioni in Champions League, mentre durante la stagione successiva tocca ancora quota 25, di cui 23 in campionato e 2 in Coppa, alternandosi con Romao al fianco di Imbula. Il 31 agosto 2015, dopo aver collezionato altre 4 maglie da titolare con l’OM, si trasferisce alla Juventus in prestito oneroso con diritto di riscatto.
GIOVANILI CON LA FRANCIA, MA ORA DIFENDE IL GABON – Dopo aver giocato tra le fila delle giovanili della nazionale francese, con cui si è laureato nel 2013 Campione del Mondo U20, Lemina ha deciso di rappresentare la nazionale del Gabon, paese in cui è nato.
LE STATISTICHE – Nelle quattro partite disputate in Ligue 1 in questa stagione, la sua media è stata di 48,5 passaggi a partita, con una percentuale di passaggi andati a buon fine pari all’86.1%, realizzando quasi il doppio dei passaggi in una singola partita rispetto alle due precedenti stagioni. (Fonte dati WhoScored)
COME PUÒ ESSERE IMPIEGATO DA ALLEGRI – Mario Lemina, durante la sua presentazione in bianconero, ha affermato di preferire il ruolo di playmaker davanti alla difesa. Un’altra posizione in cui potrebbero essere esaltate le sue qualità è senza dubbio quella di mezzala, visto che cura sia la fase offensiva sia quella difensiva con grande intensità e disciplina. In caso di estrema necessità, comunque, potrebbe addirittura essere impiegato come esterno o terzino a destra, come accaduto alcune volte con il Marsiglia, o come difensore aggiunto.
Corrado Parlati (@Corrado_Parlati)