Orgoglio, forza, equilibrio. Nel derby della Juventus di ieri sono stati questi gli ingredienti necessari per arrivare alla vittoria. Ce n’è però un altro, segreto, che non va dimenticato.
BATTE FORTE
La partita non è stata semplice: il Toro ha lottato con le unghie e con i denti. Dagli ex Rincón e Zaza dal dente avvelenato, fino al Gallo Belotti in versione superman, tutti i granata hanno dato l’anima in campo. La Juventus ha saputo soffrire e, con calma (Allegri diktat), reagire. Le gambe pesavano, il periodo è complicato e il tour de force non è ancora finito. Anche CR7 sembra essere stanco e umano, ecco perché c’era bisogno di riposare oggi. È stato un derby difficile, faticoso, che non si poteva vincere con la sola forza o con la proverbiale fame bianconera. Stavolta serviva qualcosa in più, in una partita che ha, da sempre, qualcosa in più: un gran cuore. La pensa così anche Miralem Pjanić, che ha postato un messaggio tramite il proprio account Twitter: “I campionati li vinci se sei il più forte. I derby li vinci se hai più cuore”.
E sicuramente, al 70′, il cuore batteva forte. Fortissimo. Appena Ronaldo è andato sul dischetto, i cuori di giocatori e tifosi sono diventati una cosa sola. Un unico battito, prima di quel calcio al pallone. Le mani di Ichazo lo hanno stoppato per un attimo, poi, con la rete gonfia, eccolo che riparte. Il sangue torna a fluire, le urla diventano incontenibili. Il cuore batte di nuovo. Serviva questo, solo questo, per portare a casa una partita che era qualcosa in più.
Una partita che si poteva vincere solo così: con un unico, immenso cuore.
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