Giornalisticamente parlando, titolare un articolo di giornale con una domanda sarebbe contro le regole. Vogliate perdonare però, cari lettori, questo prologo dalla tecnica stilistica tutt’altro che sopraffina. Ribadiamone il concetto, allora. Dov’è finita quella parte d’opinione pubblica che, nelle prime giornate di campionato, dava la Juventus per spacciata? Molti anti-juventini, purtroppo, non avranno il coraggio di rispondere. Forse perché conviene poco; o magari per un semplice fattore: sperano in una seconda debacle della squadra allenata da mister Allegri. La sportività va a farsi benedire, ma davanti a certi atteggiamenti ormai siamo abituati. Vedi i fuochi d’artificio sparati dopo la finale di Champions League. Fa nulla, Buffon e compagni guardano oltre.
Adesso la musica appare cambiata. I bianconeri, partita dopo partita, stanno dando l’impressione d’aver creato gruppo, tanto in campo quanto nello spogliatoio. Sembra che i nuovi abbiano pian piano carburato. E che, soprattutto, le “ingombranti” figure di Pirlo, Tevez e Vidal, finalmente siano state rimpiazzate dalla personalità emergente di alcune pedine fondamentali. Su tutte Paulo Dybala, attaccante argentino dal futuro già scritto, campione di umiltà e dedizione. Per non parlare, poi, della puntualità dell’ariete croato Mario Mandzukic, autore solo di segnature importanti.
I risultati postivi, poi, ognuno ha avuto modo di notarli. Perfino nella gara vinta a Palermo, l’impressione della rocciosità recuperata era abbastanza forte. Dopodiché, contro i laziali, la piacevole conferma; propiziata sicuramente da un’autorete, ma conquistata pian piano dalle prestazioni rassicuranti delle pedine bianconere. Complimenti al direttore di quest’orchestra che torna a suonare un calcio intonato, ovvero Massimiliano Allegri. Alla fine, la cultura del lavoro – molto simile a quella amatissima da Antonio Conte – è riuscita a vincere, volando sopra le polemiche, alle battutine al vetriolo, agli sfottò.
Tanta la soddisazione di non sentir più “gracchiare” i soliti giustizialisti della domenica sera. A settembre tutti ad urlare “La Juve quest’anno non combina nulla” oppure “Vi siete proprio indeboliti, senza Pirlo siete zero”. A pochi giorni dalle festività, invece, il silenzio totale. Sarà che l’aria natalizia renda davvero tutti migliori? Fingiamo di crederlo. Tanto, a ricambiare questo gesto “altruistico”, ci penserà Paulo Dybala con un bel sinistro sotto l’incrocio. Buon Natale.
Paolo Panico