La FIFA trema. L’inchiesta che coinvolge la Fédération Internationale de Football Association, nell’occhio del ciclone da mesi, che sta vivendo oggi un nuovo capitolo. Più di dieci funzionari arrestati a Zurigo, intercettati in un hotel di lusso, intorno alle 6 del mattino dalla polizia svizzera. Al “Baur au Lac”, lo stesso hotel in cui erano già stati arrestati gli altri membri della FIFA a maggio, stavolta sono finiti in manette i funzionari del calcio di Centro e Sudamerica. Tra i fermati ci sono Alfredo Hawit dell’Honduras è Juan Ángel Napout del Paraguay.
Il primo è il presidente della Concacaf, la confederazione continentale del Nordamerica, Centroamerica e Caraibi, mentre Napout è il presidente del Conmebol, confederazione che raggruppa il calcio del Sudamerica. “Associazione a delinquere, riciclaggio di denaro sporco e frode” è l’accusa dei giudici statunitensi che conducono l’inchiesta e che giustifica il fermo. L’operazione, portata avanti all’alba, ha avuto i contorni di un vero e proprio blitz con la polizia che sarebbe stata fatta entrare da un ingresso sul retro, mentre gli ospiti sarebbero stati fatti evacuare dal personale dell’albergo a causa di una “situazione estrema”.