Alvaro Morata non sta proseguendo l’evoluzione tracciata nella scorsa stagione, quando da ragazzo da inserire era diventato trascinatore del gruppo in Europa e riferimento offensivo pure in campionato. Il suo bottino stagionale di reti è solo a quota tre, di cui una sola rete in campionato; considerate poi le assenze per infortunio, si può parlare di stagione no.
Allegri con il Milan lo ha lasciato in panchina fino all’ottantesimo, col City è entrato dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa, sbagliando un gol fattibile. Con l’Empoli, venti giorni fa, ha giocato titolare, senza lasciare tracce memorabili in campo.
E’ un momento opaco, Alvaro sembra senza idee e spunti, salta difficilmente l’uomo e non ha il cinismo del centravanti della passata stagione; sembra un parente lontano. Nel frattempo invece, tra i sali scendi, risalgono le quotazioni di Mandzukic, a segno sia ad Empoli che col City; il croato è più in fiducia, ragion per cui giocherà titolare col Palermo.
Allegri sostiene che vada tutto bene, ma Morata pare visibilmente nervoso e sotto pressione. Servirebbe un gol, magari risolutivo, magari già stasera al Barbera. E’ una Juve più bella quando innamMORATA.
Roberto Moretti