Nono gol in campionato, ennesima vittoria per la sua Juventus: Cristiano Ronaldo è sempre più protagonista. Il campione portoghese è diventato un esempio per i suoi compagni bianconeri, parola di Juan Cuadrado. Il colombiano ha commentato così la presenza del nuovo numero 7 della Juve ai microfoni di Juventus.com.
CONCENTRATI E CONSAPEVOLI
“Una Juve in salute, fra la vittoria di ieri e il prossimo impegno con il Valencia a Torino. Questo è il quadro che Juan Cuadrado disegna del momento bianconero: «Stiamo bene– conferma – Ieri vincere era molto importante per preparare con tranquillità la partita di Champions».
Quali obiettivi per martedì? «Vincere. Intanto, per passare il turno. E poi per continuare a cercare sempre l’obiettivo massimo, partita dopo partita. Per farlo, dobbiamo essere concentrati e consapevoli, fino alla fine della gara, come ci insegna l’ultima sconfitta contro il Manchester».
Come sta Juan Cuadrado? «Mi trovo molto bene, in tutti i ruoli che il Mister mi chiede di ricoprire. Sono orgoglioso ogni giorno di essere in questa famiglia e di potermi allenare con grandi campioni, e ascolto ogni giorno i consigli di Allegri e dello staff. Differenze fra i ruoli che ricopro ce ne sono: per esempio, come mezzala devo stare attento alla fase difensiva, giocare di più la palla, dando copertura e ampiezza in fase di possesso. Da esterno, invece, posso cercare di più l’uno contro uno e crossare. Ma per me l’importante è essere utile: tutti noi facciamo il massimo, e questa è la nostra forza».
«Cristiano? La sua dote principale è la professionalità – conferma Juan – Ha voglia e fame di vincere, ed è venuto a giocare nella squadra giusta: noi la pensiamo come lui”.
RONALDO E LA 7
Ha poi aggiunto, ai microfoni di Sky Sport: “Sappiamo che grande giocatore è Ronaldo e soprattutto quanto è professionale. Ci dà qualcosa in più, senza dubbio. Con la voglia che lo caratterizza e con quella fame di vincere che sembra senza limiti. Da quando è arrivato qui, in una squadra dove il suo pensiero è anche il nostro: vincere è l’unica cosa che conta. Cedergli la numero 7 è stata una cosa abbastanza facile. Sappiamo cosa rappresenta per lui”.
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