Sarà una partita dalle molteplici chiavi di lettura, quella di sabato sera allo Juventus Stadium. Da una parte una formazione, quella rossonera, imbattuta da 5 giornate in campionato, ma che subisce gol da 10 trasferte consecutive. Dall’altra c’è la Juve reduce da due vittorie consecutive, che tira moltissimo verso la porta avversaria (168 le conclusioni, più di ogni altra squadra in campionato).
Una partita, quella fra la Signora e il Diavolo, la cui risoluzione potrebbe passare attraverso alcuni dei confronti che, inevitabilmente, si proporranno sul terreno di gioco. Eccone tre, cominciando dal centrocampo.
In mezzo al campo: Montolivo – Marchisio
Due elementi fondamentali del reparto delle loro rispettive squadre, ma anche della Nazionale Azzurra, che li ha impegnati insieme nell’ultima settimana. Parliamo di Claudio Marchisio e Riccardo Montolivo. La loro posizione in campo è esattamente speculare: centrale in un centrocampo a tre, come è accaduto nelle ultime partite.
5 partite, 405 minuti per il Principino, che ha tirato 8 volte verso la porta avversaria, toccando 418 palloni. È molto bassa la differenza fra palloni giocati e passaggi (357), a conferma del fatto che Claudio il pallone non lo tiene molto fra i piedi, ma lodistribuisce alla squadra. Qualità ma anche quantità per il Principino, che in 5 partite è stato impegnato in 31 duelli e ha effettuato 3 respinte difensive.
Nello stesso cerchio di centrocampo opera Riccardo Montolivo, in campo in 10 match (886 minuti giocati, quindi quasi tutte sono partite intere per lui). Montolivotira meno di Marchisio, ma ha un’alta percentuale di passaggi riusciti (oltre il 75%) e, a differenza del numero 8 bianconero, crossa molto (ben 25 i sui traversoni). Per lui buona la percentuale di duelli e di contrasti vinti, rispettivamente 56% e 74%.
Nell’area di rigore bianconera: Barzagli vs Bonaventura&Bacca
Non mancherà sabato sera l’apporto della “Roccia” Andrea Barzagli, fresco di nomina a MVP del mese di ottobre. Per lui parlano pochi, ma significativi dati: in810 minuti giocati, 742 palloni gestiti, 50duelli, 25 respinte difensive, 71% dei contrasti vinti. Il tutto senza essereammonito una sola volta e commettendo solo 4 falli (a fronte degli 11 subiti).
Lui e i suoi compagni di difesa se la dovranno vedere con un attacco, presumibilmente a 3, guidato da Bacca punta centrale. Il colombiano, compagno di nazionale di Cuadrado, è il capocannoniere della squadra con 6 reti, 5 di destro e 1 di testa. Una tipologia di gioco, la sua, che lo vede sempre “sul filo” della linea difensiva: già 17 i suoi fuorigioco in stagione, più di tutti in Serie A. Una punta è (quasi) sempre accompagnata da un assist man, e non è un caso che spesso, alla sinistra di Bacca, ci sia Giacomo Bonaventura, che detiene l’attuale record di assistin campionato (5) e che ha partecipato attivamente a sette dei 15 gol rossoneri (per lui anche due marcature).
Dall’altra parte del campo: Cuadrado e Romagnoli
Ha risolto un derby in Zona Cesarini, scusate se è poco. La prima stagione di Juan Cuadrado in maglia bianconera, sebbene sia arricchita da un solo (ma fondamentale) gol, contro i granata, è finora positiva. Intanto, tre gli assist per lui, più di tutti in squadra. E poi 542 tocchi di palla, addirittura 145 duelli e la bellezza di 23 traversoni effettuati. Un lavoro infaticabile sulla fascia, sia come laterale destro che come punta esterna in un attacco a tre. E la conferma – vedi Derby – che anche quando Juan irrompe dal centro dell’area, sa fare male.
A tentare di arginare le scorribande e la velocità del colombiano ci sarà quasi certamente, al centro della difesa, Alessio Romagnoli. 11 partite e 942 minuti per lui finora, in coppia con Alex o con Mexes. Romagnoli è un difensore che abbina qualitàa quantità, se si pensa che sono ben 77 i suoi duelli e 62 le respinte difensive, con una percentuale di contrasti vinti del 75%. Contrasti che spesso lo portano a un gioco “maschio”: 13 falli commessi, tre ammonizioni e un’espulsione per lui in stagione.
Fonte: Juventus.com
Oscar Toson