Era il 75′ di Juventus-Messina e Pavel Nedved lasciava il campo ad un giovanissimo Giorgio Chiellini. Correva l’anno 2005. Da allora la carriera del difensore toscano ha conosciuto un’evoluzione che lo ha portato ad indossare la fascia di capitano in questa stagione. Dalla retrocessione in B ai due settimi posti consecutivi, la storia di Giorgione alla Juve, come tutte le storie d’amore che si rispettino, ha avuto momenti difficili, ma il legame tra il difensore toscano e la Vecchia Signora non si è mai incrinato. Dopo il momento difficile arriva il tempo del riscatto: il ritorno al tricolore e quei 7 scudetti consecutivi con cui Chiellini entra nella leggenda. Nel mezzo due finali di Champions League perse.
Un palmarés davvero invidiabile a cui manca però un tassello importante, quella coppa dalle grandi orecchie a lungo inseguita e che adesso Giorgio Chiellini potrebbe con la fascia di capitano al braccio.
Marco Taormina