CdS, Bonucci: “Lasciare tutto è stato difficile, felice di essere tornato”

Leonardo Bonucci, difensore della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il difensore ha svelato vari particolari, anche sul suo addio alla Juventus ed il suo approdo al Milan, su Allegri, sulla Champions League e i tifosi. Ecco le parole del numero 19 bianconero.

BONUCCI: “FISCHI? LI HO MERITATI, COME GLI APPLAUSI”

SULLA JUVENTUS – “È stata una sensazione strana. Ero in un posto nuovo, ma era come se non me ne fossi mai andato. Questo stadio, questa squadra, questa città sono casa mia. Lasciare tutto è stata una scelta difficile. Questa esperienza mi ha insegnato che nei momenti di rabbia l’istinto ci può far fare delle scelte sbagliate. Cosa era successo? Durante gli ultimi quattro mesi di Juventus, erano successe cose che mi avevano toccato a livello di personale e non sono stato così bravo da farmele scivolare addosso. Con il passare del tempo, sono riuscito a capire che lasciare la Juventus non era stata la scelta giusta. Solo con questa maglia riesco ad esprimere le mie potenzialità sul campo e fuori. Insieme al presidente Agnelli e al mio procuratore ho avuto la fortuna di poter costruire questo ritorno e mi sono reso conto che era l’unica cosa che volevo davvero”.

ALLEGRI – “Nel calcio succedono momenti del genere. Lo stress, le partite importanti. Capita di avere delle discussioni. Poi da persone intelligenti e mature ci si chiarisce, ci si stringe la mano e si guarda avanti, verso lo stesso obiettivo”.

CHAMPIONS LEAGUE –  “A prescindere dal mio arrivo e di Cristiano, la società ha costruito una rosa importante per combattere contro le 2-3 grandi squadre a livello europeo. È ovvio che avere Ronaldo nella squadra questo sogno lo rende più realistico. Però chi gioca al calcio sa che è anche una questione di fortuna, di sacrificio e di lavoro di squadra”.

FISCHI – “Me li sono meritati, così come mi sono meritato gli applausi e spero di continuare a meritarli perché significherebbe che sto facendo il mio dovere. A inizio campionato i fischi mi hanno caricato per un verso, ma anche provocato sconforto . Ora sono arrivati gli applausi e spero che diventino sempre più calorosi”.

FUTURO – “Il mio sogno è quello di diventare un allenatore di una grande squadra, possibilmente la Juventus. Per questo sto osservando e mettendo da parte tutti i segreti dei vari allenatori . Sarebbe bello continuare nel calcio così. Magari nella Juventus“.

 

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