I camaleonti sono rettili della famiglia dei sauri, famosi soprattutto per la loro capacità di cambiare il colore della pelle per fini mimetici adattandosi di conseguenza alle situazioni che si propongono. La Juventus di questo inizio di stagione è un camaleonte: ha l’abilità di saper interpretare le partite a seconda dei momenti e degli avversari senza modificare l’esito finale. Anche nella vittoria contro lo Young Boys, la Vecchia Signora ha letto perfettamente il match andando subito in vantaggio con la rete di Dybala, per poi rallentare i ritmi e raddoppiare nel momento più opportuno. In poche parole, questa sera si è visto lo stesso copione della partita vinta contro il Bologna di una settimana fa.
Una Juventus molto diversa ha affrontato le sfide con Valencia e Napoli, invece. Gli uomini di Massimiliano Allegri hanno avuto avuto un atteggiamento molto più europeo. Hanno sofferto, eccome se hanno sofferto. Hanno saputo leggere la partita ed hanno reagito da grande squadra in una maniera straordinaria alle avversità create dagli avversari o dagli arbitri, se volete. “Calma”, “pazienza” ed “equilibrio” è ciò che predica da sempre il mister livornese e quelle due partite rappresentano il pieno l’Allegrismo.
Può sembrare un controsenso, ma le difficoltà maggiori i bianconeri le hanno avute nella trasferta più facile, quella di Frosinone. In quell’occasione i Ciociari hanno disputato un match ai limiti della perfezione: sempre corti, con le giuste distanze tra un reparto e l’altro e tanta corsa per occupare gli spazi. La Juventus è andata in difficoltà perché non è riuscita a sbloccare subito il risultato, di conseguenza, col passare dei minuti, tutto è diventato più difficile. A fare la differenza lì sono stati i cambi di Bernardeschi e Cancelo che hanno dato quell’imprevedibilità che mancava alla manovra ospite. E come un affamato serpente, ha affondato il colpo decisivo quando la preda è sfinita.
Fino ad ora abbiamo vista una Juventus pressoché perfetta in tutti gli aspetti. La capacità di sapersi adattare alle situazioni di gioco non la si acquisisce da una partita all’altra. Questo è un processo che va avanti da 4 anni ormai, Massimiliano Allegri sta trovando sempre più il bandolo della matassa per la sua squadra in attesa del periodo di fuoco di marzo/aprile.
Michele De Blasis
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