Una rosa completa quella della Juventus, stellata, una composizione che fa ben sperare. Un 11 iniziale veramente variegato e con alternative di spicco. Allegri si è trovato un pacchetto di primissimo livello, con esperienza sulle spalle da vendere. Nella Juventus di quest’anno non esistono seconde linee, chi gioca non crea differenze con chi è andato a sostituire, chi entra segna, chi deve difendere non fa passare un alito d’aria, chi deve neutralizzare sfere, le blocca egregiamente. Esistono però le colonne, i giocatori insostituibili, forse è troppo presto per dirlo: Cancelo può stare in panca? Allegri può fare a meno del temperamento di Pjanic? Douglas Costa può vedere da seduto la partita?
Mancano Ronaldo e Dybala all’appello. Ve ne eravate accorti? I due, raffigurati come i maggiori esponenti di un calcio soprannaturale, per adesso, non hanno mostrato nemmeno il 30% del proprio potenziale, ci auguriamo, però, che inizino ad accendere la passione dello Stadium, e non solo, il più presto possibile. Soprattutto quando conterà davvero, quando il portoghese e l’argentino entreranno con la febbre in campo, con le tempie bollenti, i piedi tremolanti, quando sarà tempo delle notti di Champions. Proprio in queste ultime si potrà osservare e denotare la freschezza delle zebre, l’alchimia tra i reparti, la voglia di scrivere nuove pagine di storia sportiva, di non fermarsi e combattere. La squadra bianconera ha moltissimi assi nella manica: le molteplici sfaccettature tecnico-tattiche, le caratteristiche inossidabili, impossibili da scalfire, una forza sovrumana e una buona fetta di predominio psicologico sulle altre squadre. C’è da chiedersi perché Ronaldo non abbia ancora segnato, fosse stato ancora ai Blancos, il portoghese sarebbe stato fischiato dopo venti giri di orologio della partita con i biancocelesti. Non è stato così! Lo Stadium lo ha avvolto, lo ha coccolato, lo ha applaudito, ha rumoreggiato, ma non l’ha fischiato! Rimarrei stupefatto se CR7 non riuscisse a segnare contro il Parma! Il dodicesimo uomo in capo, come si suol dire, per la Juve è fondamentale: ti applaude e ti supporta quando vinci e non smette mai di farlo, ti prende per il colletto e ti strattona, facendoti coraggio indirettamente, quando perdi oppure hai una flessione nei risultati (vedi nella settimana dopo Juventus-Napoli 0-1, della scorsa stagione).
La Juventus ha innumerevoli sfaccettature, sa adattarsi, stringere i denti e vincere, perché sì, fare questo gli riesce veramente bene! Egregiamente!
Di Francesco Rossi
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