ESCLUSIVA SJ-Carmine Rossi: “Non esiste situazione migliore dove trovarsi, stavo raccontando la trattativa del secolo!”

Carmine Rossi è un giornalista giovane, ma molto preparato. Carmine si è reso protagonista di varie esclusive: la ripresa dell’elicottero di Agnelli che atterrava nel Resort di Costa Navarino, la foto virale del Presidente della Juventus che usciva dalla villa affittata da CR7 per le proprie vacanze; lo scatto sanciva la chiusura dell’affare del secolo. Il giornalista, classe ’91, si è reso artefice di alcune dichiarazioni rilasciate dai vertici dei più importanti Club italiani. Un giornalista con qualità da vendere che, per adesso, sta mettendo il proprio nome tra le gesta eroiche, riportate durante le dirette di “Sportitalia”, Canale 60 del Digitale Terrestre.

Ha iniziato a condurre Tg, poi è passato a essere corrispondente da Napoli, fino a diventare inviato speciale, insieme a Luca Cilli, dai palazzi del mercato a Milano. Cosa significa per lei questo cambiamento tangibile in 3 anni?

“È un attestato di stima. A “Sportitalia”  fanno iniziare a fare dirette anche con pochissima esperienza alle spalle, significa che all’interno di “Sportitalia” si plasma il ragazzo e, quando è ritenuto pronto, si “getta in onda”, come si dice in gergo. La mia prima volta è stata veramente particolare: ho saputo di andare in diretta circa un’ora e mezzo prima dell’evento. Ero pronto e così è stato il mio battesimo in diretta nazionale. Devi essere pronto anche dal punto di vista caratteriale. Non tutti avrebbero detto: “sì, sono pronto, vado io”. Da lì poi ho diretto il Tg, che continuo a condurre durante il weekend, quando non sono in esterna. Faccio trasmissioni di vario genere, sto al touch, faccio le  rassegne stampe. In contemporanea sono arrivato a questa seconda estate che vivo da inviato.”

È stato l’unico giornalista ad appostarsi davanti al Resort di Costa Navarino, per seguire da vicino i movimento dell’affare Ronaldo-Juve. Che emoziona ha provato e come si è mosso una volta in Grecia? Mi racconti la sua spedizione.

“È stato bellissimo, a parte il viaggio che tra andata e ritorno è durato 24 ore. Il Resort di Ronaldo a Costa Navarino era blindato. Una volta arrivato all’aeroporto di Atene ho dovuto prendere due mezzi per un totale di sei ore di tragitto, aggiungi poi anche l’attesa dei pullman, per esempio, prima di arrivare a Costa Navarino, ho aspettato un pullman per ben tre ore. È stato il viaggio, come dico io, della “speranza”. È stato magnifico poter raccontare dal vivo, da solo, l’affare del secolo. Mi sono divertito.”

CARMINE ROSSI CON LA MAGLIA DELLA JUVENTUS

Quando ha visto passare l’elicottero sopra la sua testa, ha pensato che sarebbe stato proprio lei a dare l’esclusiva dell’arrivo di Agnelli al Resort, per chiudere la trattativa? Per un professionista quale è, esiste situazione migliore in cui trovarsi ?

“Non esiste situazione migliore dove trovarsi!  Stavo raccontando la trattativa del secolo! Quando ho visto sorvolare i cieli della Grecia dall’elicottero e l’ho visto atterrare proprio nel Resort di Ronaldo, mi sono detto: “Carmine concentrati, può essere il tuo momento”. Abbiamo filmato in diretta l’arrivo di Agnelli, e poi abbiamo messo in rete la famosa foto del Presidente, che da lì a due minuti dalla pubblicazione è diventata a dir poco virale. La foto testimoniava l’uscita di Agnelli dalla villa affittata da Ronaldo e quindi la chiusura dell’affare del secolo.”

Una corsa faticosa e al cardiopalma, quella che ha fatto per arrivare alla seconda uscita del Palazzo Parigi, dove si trovava il Dg Marotta, per raccogliere dichiarazioni importanti per l’affare Higuain-Caldara-Bonucci. Qual è il segreto per essere al momento giusto nel punto giusto?

“Il segreto sono gli agganci, le conoscenze, i nostri contatti. Dietro un inviato c’è un’intera redazione che opera. La corsa non era in programma, purtroppo per le mie doti fisiche lo è diventato. Immaginavo che uscisse dall’uscita che stavo presidiando. Marotta è uscito dall’altro lato, ho dovuto fare quindi 200 metti di corsa a piedi, con la telecamera sulla schiena. Ecco perché ho impiegato così tanto a raggiungere l’uscita. Tutto sommato però, questo è il mercato. Da lì in poi, ho dovuto rincorrere Riso, nuovamente Marotta. Il mercato però è fatto anche di rincorse.”

Quanto è fondamentale un mentore all’interno di un campo come quello del giornalismo?

Avere un mentore al fianco è fondamentale, perché conosce i segreti del mestiere. Il mentore ti aiuta con suggerimenti che possono comunque sempre migliorare la prestazione televisiva. Ovviamente ci vuole anche un pizzico del proprio: la capacità di parlare davanti a una telecamera, e poi naturalmente un minimo di grammatica e lessico della lingua italiana. A  “Sportitalia” siamo una famiglia, lo dico sempre. Chi è in difficoltà sa di poter contare sull’altro, ed è stato così anche in Grecia: da Milano, dalla redazione di “Sportitalia”, spesso e volentieri mi arrivavano consigli su come muovermi. Ero fisicamente solo in Grecia, ma non lo ero in termini lavorativi.

Cosa si sente di consigliare ai nostri lettori che magari un giorno vorranno fare i giornalisti?

“Ai lettori di SpazioJ, voglio consigliare di credere sempre nelle proprie  passioni e di non mollare mai, anche quando ci si trova in un luogo dove le possibilità di fare questo mestiere (il giornalista) sono ridotte praticamente a  zero, come nel mio caso. Dove abitavo io non c’erano speranze, quindi ho deciso di provare con “Sportitalia” e mi è andata bene. Se vuoi fare il giornalista devi mettere di conto che pochissimi arrivano e ti cambia la vita. A maggio 2015 sono tornato a Milano per iniziare la nuova esperienza, mi sono ritrovato quindi a dover abitare da solo, ad affittare un appartamento, a dover vivere all’interno di una città che io non conoscevo assolutamente. Da lì sono passati tre anni e comunque mi sono ambientato.”

 

 

Di Francesco Rossi

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