Cosa resta da fare? Svecchiarla, questa squadra. Certo, son discorsi che nel bel mezzo della stagione lasciano un po’ il tempo che trovano, soprattutto dopo un’impresa come quella di Wembley. Però restano. E la Juve soprattutto insegna: la programmazione resta sempre lo scatto perfetto verso la vittoria. Anticipare e bruciare tutti, specialmente sul mercato.
Per questo, parlare di rivoluzione non è affrettato: non lo è per gli esterni, quantomeno. Perché Stephan Lichtsteiner e Kwadwo Asamoah verosimilmente lasceranno la Juventus a fine stagione. Il loro entourage non ha confermato, ma neanche smentito. Concentrati su questa parte di annata così delicata, sì. Ma le offerte non mancano.
STEPHAN, ECCO I SALUTI
Dopo il flirt di una stagione fa con l’Inter, che aveva fatto arrabbiare anche qualche vertice bianconero, Stephan Lichtsteiner ha deciso di salutare la Juventus. Direzione? Chissà. Le offerte non mancano: soprattutto tra Francia, Svizzera e Italia. E a Marsiglia, dopo l’addio di Pat Evra, pare abbiano voglia della sua grinta e della sua corsa. Che non sarà più fluida, ma d’intensità non ha perso nulla.
ASAMOAH RESTA IN ITALIA
Poi c’è Kwadwo. Che di scudetti ne ha vinti uno in meno dello svizzero, ma che in questo gruppo ricopre un ruolo fondamentale. Dentro e fuori dal campo. Si era parlato di rinnovo, ancor prima di Galatasaray. Alla fine? L’Inter gli ha offerto un biennale, il Napoli ci pensa, la Roma sa quanto potrebbe farle comodo.
Tocca ad Asa decidere: quel che è certo è che alla Juve non ci sarà più spazio per lui. Il suo posto spetta quasi di diritto a Spinazzola.
E GLI INGRESSI?
Ecco, a proposito: Spinazzola non sarà il primo della lista degli arrivi. Con il quasi ex Atalanta, avanza prepotentemente la candidatura di Matteo Darmian: il giocatore del Manchester United ha ormai manifestato la voglia di rientrare in Italia, e specialmente a Torino dove conserva tanti amici dopo la lunga esperienza in granata. Poi? Poi c’è il sogno Bellerin, la questione Alex Sandro. E qualche timido approccio per Gaya. Ma ci sarà tempo: adesso tocca vivere la stagione. Con Stephan e Kwadwo, ancora dentro, ancora decisivi. Per sempre nei cuori dei tifosi.
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