In bianconero come in azzurro: ecco come potrebbe essere il futuro prossimo di Claudio Marchisio. Se il numero 8 juventino già nella scorsa stagione con Pirlo spesso e volentieri è stato impiegato come perno davanti la difesa, dopo la dipartita del regista bresciano alla volta di New York ecco che l’impegno di star li nel mezzo è diventato a tempo pieno. E in nazionale? Con l’azzurro addosso è sempre la stessa questione.
REGISTA-OPERAIO – Pirlo è ancora nel giro di Conte e spera di avercelo a disposizione per il maggior tempo possibile. Ma quando deciderà di svestire l’azzurro (con ogni probabilità dopo l’Europeo che andrà in scena in Francia), si dovrà ovviare all’assenza. E se Verratti va lasciato crescere “indipendentemente che ci sia Pirlo o meno” (questo il Conte pensiero), ecco che allora Marchisio può diventare regista-operaio anche in maglia azzurra.
PROVE PER IL FUTURO – Si sa, Pirlo e Marchisio interpretano il ruolo in maniera differente. Più geometrie e lanci con il primo, più dinamismo e corsa con il secondo. L’Italia di Conte intanto fa già le prove: domani contro il Belgio non ci saranno né Pirlo né Verratti. Ecco che il 4-4-2 diventa il modulo con il quale scenderanno in campo gli azzurri, con in mezzo Marchisio e Parolo. E mentre lo juventino fa le prove per il futuro, nel presente raggiunge a 53 presenze Giuseppe Meazza. Mica male.
Oscar Toson