Tutti noi ricordiamo probabilmente le parole di mister Allegri, anche perché quando furono pronunciate in tarda estate / inizio autunno in molti storsero il naso. Era il periodo della Juve che vinceva ma non convinceva, che giocava malino, che segnava quasi solo con Dybala e soprattutto che prendeva tanti, troppi gol. Le parole del Mister erano grossomodo queste:”non importa che siamo brillanti adesso, la stagione è lunga, noi dovremo essere al top della forma in Primavera quando dovremo essere bravi a essere ancora dentro tutte e le competizioni per giocare le partite che contano davvero per vincere qualcosa”.
DESIDERI E REALTA’
In molti criticavano queste dichiarazioni perché il confronto era sempre con il gioco scintillante del Napoli, che aveva molta più gamba anche per effetto della preparazione anticipata per passare il preliminare di Champions. Troppo grande per i partenopei la scottatura di un paio di stagioni fa quando furono eliminati prima ancora di assaggiare la competizione vera e propria, e quindi era inevitabile che partissero fortissimo. Quello che non ci si aspettava, viste le recenti annate, è che gli uomini di Sarri mantenessero questo ritmo forsennato. Eh sì, perché se è vero che il Napoli è davanti alla Juventus in campionato, è anche vero che sono proprio gli azzurri ad essere decisamente sopra media per quanto riguarda i punti fatti. I bianconeri tutto sommato stanno facendo il loro e lo stanno facendo molto bene, una stagione in linea con tutte le ultime che hanno poi portato alla vittoria finale, mentre il Napoli sta andando molto ma molto più forte del solito. Ma c’è un “ma” grosso come una casa. Come previsto, e probabilmente in un certo senso sperato da Allegri, la Juve è ancora dentro tutto: un solo punto dietro in campionato, ma anche e forse soprattutto ancora dentro sia la Coppa Italia, peraltro con la semifinale di andata già archiviata con una vittoria in quel di Bergamo, che la amata e odiata Champions League, che martedì prossimo tornerà a stuzzicare i tifosi con la sua musichetta e le sue sfide fascinose. Tempo di Tottenham quindi, tempo di partite per la “Coppa dalle grandi orecchie”, dopo i lunghi mesi di attesa tra la fine dei gironi e l’inizio degli scontri diretti.
RANGHI SERRATI
Il ritorno di tutte le competizioni e quindi con tante partite ravvicinate rende ancora più importante il recupero degli infortunati, facendo al contempo il possibile perché l’infermeria rimanga il più possibile vuota. In questo senso è sembrato un grosso problema l’infortunio di Matuidi (sì, proprio lui, proprio quello che a inizio anno veniva visto come un acquisto quasi inutile a tappare un buco più nella rosa che in campo), perché il francese si è preso un posto da titolare nel nuovo centrocampo a tre al fianco di Pjanic e Khedira e non lo ha più mollato, sfoderando prestazioni sempre di altissimo livello di rendimento, soprattutto in termini di corsa e dinamismo. Ma come spesso succede da una cosa negativa può nascerne una positiva, e in questo senso la prestazione di domenica di Marchisio, sostituto naturale e a questo punto designato del centrocampista d’ebano, fa davvero ben sperare. Corsa fluida, contrasti senza timori, solito eccezionale tocco di palla e quel lancio magistrale per servire Higuain per il secondo gol personale, il sesto di squadra: un arcobaleno di oltre 40 metri che ha messo l’argentino da solo davanti a Consigli. Il recupero del numero 8, sperando che sia quello definitivo dopo un altro inizio di stagione tribolato, potrebbe davvero essere la chiave di volta della stagione, per dare un’alternativa vera ai tre attuali titolari, considerando che è forse l’unico che può giocare in tutte le tre posizioni del centrocampo senza abbassare il livello della prestazione.
La stagione sta dunque entrando nel vivo, e la Juve, dopo una ripresa stentata dopo la sosta di gennaio a causa del richiamo di preparazione, con Atalanta e Sassuolo ha dimostrato che sta trovando quella condizione indicata da Allegri ormai diversi mesi fa. E’ il momento giusto, le partite che contano stanno arrivando, a cominciare dalla sfida di venerdì sera al Franchi contro la Fiorentina per continuare la corsa anche in campionato.
Dario Ghiringhelli (@Dario_Ghiro)