Wojciech Szczesny: “Dopo il calcio mi vedo interior designer, voglio dieci scudetti di fila”

A tutto Wojciech Szczesny, il portiere polacco si è raccontato minuziosamente in una lunghissima intervista all’Allianz Arena. Passato, futuro, progetti, obiettivi e famiglia: l’ex Roma ha riversato fiumi di parole, aprendosi alla stampa come non accade spesso.

L’INTERVISTA

LA CARRIERA

“I momenti più importanti? L’arrivo a Londra sicuramente. In Polonia ero il più forte, un fenomeno. Poi sono arrivato all’Arsenal e c’erano 90 ragazzi più forti di me. Ho capito di dover lavorare tanto e impegnarmi per poter emergere ed è un’esperienza che mi ha fatto crescere tanto, anche come uomo. Ero solo, senza mamma, e sono stato costretto a crescere in fretta. Sono contento delle mie scelte e di come ho gestito la mia vita in questi anni, perché mi ha portato qui”.

IL FUTURO DOPO IL CALCIO 

“Vorrei lavorare da casa una volta finito. Noi siamo sempre in giro, quindi penso di doverlo a mia moglie e a mia figlia: lavorare da casa per stare con loro. Architetto e interior designer penso sarebbe il mio sogno, perché mi piace molto arredare. Ho sempre disegnato e scelto l’arredamento delle mie case”.

OBIETTIVI

“Per noi vincere è la normalità, quindi c’è questa responsabilità da parte di tutti per fare fatica, correre e fare più degli altri. Questo credo abbia portato la Juve in tutti questi anni a vincere trofei importanti. Sei scudetti di fila è una cosa pazzesca, mai vista. Credo che l’abbia fatto soltanto il Lione. È un traguardo molto importante per noi, ma dobbiamo vincere il prossimo e poi ancora uno. Almeno a dieci di fila dobbiamo arrivare”.

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