Le parole del capitano Koopmeiners in conferenza stampa dopo l’ennesimo pareggio della Juve contro il Torino
Il 2025 della Juventus non è iniziato nei migliori dei modi. Prima l’uscita in semifinale di Supercoppa Italiana, oggi, l’ennesimo pareggio in campionato contro il Torino.
Un risultato che sa di sconfitta sia perché si trattava di un Derby, ma anche perché ora pesano tanto i punti persi sino ad oggi. In tutto la Vecchia Signora, infatti, ha totalizzato soltanto 33 punti nelle prime 19 partite giocate.
Juve, le parole di Koopmeiners in conferenza stampa
Con l’assenza per squalifica di Manuel Locatelli, Teun Koopmeiners è stata la scelta di Thiago Motta per indossare la fascia da capitano. A termine della partita, in conferenza stampa, ha lasciato le sue dichiarazioni.
Come per Dazn ha sottolineato nuovamente che la squadra non è contenta.
Sulle aspettative che si hanno ha affermato che la pressione è normale, la responsabilità c’è sempre.
“Ho giocato tutta la mia carriera con pressione, questo è normale. Non vado via per questo, anche io come giocatore voglio giocare perché ho adrenalina. Devo e voglio fare meglio, aiutare di più la squadra. Faccio ogni giorno tutto per migliorare e aiutare. Voglio fare di più anche in questa partita. Sono molto auto-critico, ho sempre detto dopo la partita che voglio fare meglio, guardo i video e non c’è un’altra persona che mi mette più pressione di me stesso. Ho fiducia nelle mie qualità.”
Sulle possibili contestazioni dei tifosi ha risposto che è normale la reazione. Nessuno è contento.
“Non abbiamo fatto come dobbiamo fare, abbiamo fatto troppi pareggi. È importante aver perso poco, ma ci sono troppo momenti da migliorare. Siamo squadra giovane, lo so che ha visto è difficile perché siamo la Juventus e dobbiamo alzare il nostro livello. La qualità c’è, sia in allenamento che in partita, ma c’è da crescere e vincere di più. Dobbiamo prendere la responsabilità. Facciamo ogni giorno il 100% per fare meglio, questo è importante. Siamo sulla strada giusta per andare a livello massimo”
Sul peso della maglia della Juve dichiara come per lui si un onore giocare per questo club, vedendo sin da subito che è un top del mondo dentro e fuori dal campo.
“Ho giocato sempre con la pressione, forse c’è un’altra pressione ma lo è per tutti. Alla fine giochi anche per questa sensazione. Se penso al gol, dobbiamo fare la differenza nei duelli. Dobbiamo imparare ancora tanto, ma stiamo arrivando al nostro livello massimo. La qualità c’è”
Sulla fascia da capitano, da lui indossata, sottolinea come sia un grandissimo onore.
“Voglio essere un leader. Voglio aiutare la squadra, non importa se da capitano o no, voglio aiutare anche con la comunicazione oltre che tatticamente. Sono stato capitano in Olanda per 2 anni e mezzo, ma come detto quando me l’ha detto il mister è stata ua sensazione bellissima”.
Infine conclude l’intervista parlando della prossima partita dove l’avversaria è l’Atalanta, la sua ex squadra.
“Per me è una partita speciale perché ho avuto tre anni bellissimi a Bergamo con squadra e città. In questo momento penso alla Juventus e al fatto di poter far meglio. È un’altra partita dove voglio migliorare e crescere. Accoglienza? Forse un po’ fischi, un po’ di abbracci. Ho sempre avuto rispetto per l’Atalanta”