Esonero Thiago Motta, allenatore a rischio dopo il flop in Supercoppa: gli scenari per la panchina bianconera
La Supercoppa italiana regala un’amarezza bruciante alla Juventus, che esce sconfitta in semifinale dal Milan in maniera rocambolesca. Il mini torneo di Riad poteva essere un’occasione per i bianconeri per alzare un trofeo, in una stagione in cui la ricostruzione si sta rivelando più complessa del previsto, ma detta occasione è stata quasi buttata via da una squadra apparsa fino a un certo punto in totale controllo della partita e poi protagonista, in vari elementi, di errori troppo gravi per essere perdonati.
E’ soltanto la seconda sconfitta stagionale della Juventus, ma il bilancio complessivo, fino a questo momento, non è particolarmente lusinghiero. Rendimento discreto in Champions League, in campionato troppi passaggi a vuoto sotto forma di pareggi – e alcuni avrebbero potuto essere anche sconfitte, rimediati in extremis – e attualmente i bianconeri sarebbero addirittura fuori dalle prime quattro.
Sul banco degli imputati ci finisce Thiago Motta, per la gestione della singola partita che non è stata all’altezza della situazione e, a questo punto, anche per un rendimento sotto le attese. La Juventus ha abbracciato con convinzione il nuovo ciclo e ha affidato all’allenatore italobrasiliano le chiavi per la ricerca e la realizzazione di una idea di calcio differente. Ma l’esonero per Thiago Motta inizia a diventare una possibilità che si intravede tra le pieghe.
Esonero Thiago Motta, siamo all’ultimatum per il tecnico: la decisione della Juventus
L’ambiente non è particolarmente contento di come stiano andando le cose e probabilmente non lo è nemmeno la società. Che sa di dover accontentare le richieste dell’allenatore sul mercato, ma al tempo stesso chiede a Thiago Motta una inversione di tendenza, altrimenti le priorità andranno riviste.
Secondo la ‘Gazzetta dello Sport’, tempo e alibi per Thiago Motta sono finiti. L’allenatore si gioca la panchina in un mese di gennaio rovente. Appuntamenti estremamente impegnativi, tutti, ma nessuno può essere fallito. Torino, Atalanta, Juventus e Napoli in campionato, Bruges e Benfica in Champions League. Sei partite per consolidare la sua panchina, oppure per dirle addio. Se questo ciclo di ferro si concludesse negativamente, ci sarebbe spazio per un clamoroso ribaltone.
Thiago Motta, ancora troppi errori: così non va
Come detto, Thiago Motta ha la responsabilità di una partita persa in maniera scellerata dalla sua Juventus. E lui per primo ci ha messo del suo, con il doppio cambio di Vlahovic e Mbangula che ha fatto rinculare troppo la squadra.
Thiago Motta sta ancora studiando da grande allenatore, da serate come quella in Supercoppa si può solo imparare e crescere. Ma i jolly stanno finendo e anche in altre occasioni la sua Juve si è fatta rimontare da situazioni favorevoli. Urge cambiare marcia, ora o mai più.