Riflettori accesi su Dusan Vlahovic dopo il gesto di stizza pizzicato ieri dalle telecamere dopo la sostituzione contro il Monza: il retroscena.
Dusan Vlahovic sta continuando ad attirare l’attenzione in casa Juve: con il Monza non è riuscito ad incidere in termini di gol ed è apparso in più occasioni insoddisfatto per le giocate che non gli sono riuscite. La difesa avversaria lo ha spesso ingabbiato rendendogli difficili i movimenti tentati e alla fine, per la vittoria, sono stati fondamentali i gol di Weston McKennie e di Nico Gonzalez. All’85esimo minuto, poi, Thiago Motta ha deciso di sostituire il serbo che è apparso particolarmente nervoso in panchina.
Le immagini che le telecamere di ‘Dazn’ sono andate a pizzicare hanno senza dubbio fatto il giro dei social e hanno messo in allerta i tifosi: Dusan è apparso abbastanza nervoso in panchina, tanto che l’episodio in cui ha lanciato con rabbia i parastinchi a terra si è rivelato come l’ennesimo ‘caso’ di questa stagione che non sta andando esattamente secondo quelle che erano le aspettative.
C’è da dire che il serbo ha segnato gol pesanti come quello arrivato in Champions League contro il Manchester City, ma l’ambiente gli sta spesso contestando la mancanza di continuità. Proprio per quanto accaduto nella serata di ieri, tuttavia, sono arrivate parole che hanno provato a ricostruire le motivazioni dei gesti di stizza.
Retroscena Vlahovic, ecco la ‘ricostruzione’ fatta da Spalletti per il nervosismo del serbo: secondo il CT è successo questo
Nel corso del programma ‘La Domenica Sportiva’, Luciano Spalletti ha parlato di Vlahovic e del nervosismo inquadrato dalle telecamere di ‘DAZN’ al momento del cambio. Il CT ha detto la sua sull’ennesimo episodio che ha acceso le luci dei riflettori sul serbo: “A volte si è scontenti per non essere riusciti a dare qualcosa in più“.
Discordo del CT, che dopo aver ‘chiarito’ il motivo per cui secondo lui Vlahovic sarebbe scattato, si è poi spostato sul tecnicp della Juve: “Conosco bene Thiago Motta, so che cosa predica dalla mattina alla sera. Si capisce la sua intenzione, vuole una squadra che gioca e vuole far crescere tutta la rosa, per questo cambia spesso formazione”.
“La richiesta – ha aggiunto – che Motta fa è quella di diventare una squadra relazionale. Una squadra che possa comandare le partite e abbia il coraggio nel prendere delle decisioni. È un allenatore preparato, che avrà un futuro importante. Credo che non sia ancora contento dei risultati fatti finora soprattutto in relazione a quanto ottenuto lo scorso anno con il Bologna”.