Quella tra Juventus e Bologna non sarà una partita come le altre per il tecnico bianconero Thiago Motta
Si avvicina la sfida col Bologna per la Juventus: il grande ex Thiago Motta si prepara ad affrontare il suo recente e importante passato. E sarà osservato ‘speciale’.
Dopo il deludente pareggio di Lecce, la Juventus di Thiago Motta si appresta ad affrontare il Bologna nel match in programma sabato alle 18 e valevole per la quindicesima giornata del campionato di Serie A. Una partita importante per il tecnico bianconero, sulla panchina della formazione felsinea dal settembre del 2022 alla scorsa estate, dopo la stagione culminata con la storica qualificazione in Champions League della compagine rossoblu.
Ma non solo. La partita tra Juventus e Bologna sarà anche la sfida a distanza e in campo tra Thiago Motta e Vincenzo Italiano, due allenatori ‘giochisti’, due tecnici emergenti dal panorama calcistico italiano e perché no, anche internazionale. Anche per questo motivo il lavoro del tecnico bianconero sarà messo sotto la lente di ingrandimento in occasione dell’incrocio con Vincenzo Italiano.
Juventus-Bologna, Motta sotto osservazione
Come riportato in prima pagina oggi dal quotidiano Tuttosport, infatti, Thiago Motta sarà sotto osservazione. In particolar modo, a Coverciano la sfida tra Juventus e Bologna sarà seguita con grande attenzione, studiata e approfondita per le doti dei due allenatori che si affronteranno.
Ne ha parlato proprio al quotidiano piemontese il presidente dell’Assoallenatori, Renzo Ulivieri, il quale ha definito quella tra Juventus e Bologna una “sfida tatticamente affascinante” e ricordando Thiago Motta e Vincenzo Italiano ai tempi del corso a Coverciano: “Erano due che andavano oltre le lezioni, con loro c’era discussione. Erano tutti e due molto convinti del loro sapere. Sape re che hanno messo a frutto nelle loro esperienze, perché tutti e due hanno fatto esperienze di campo, e sapere che tutti e due sono bravi a trasmettere ai giocatori”.
Ulivieri ha poi difeso il lavoro di Thiago Motta, ricordando che quello del tecnico bianconero “è un calcio che richiede un pochino di tempo, poi adesso ha problemi di organico a causa degli infortuni: ha subito qualcosa di pesante in difesa e ora anche in attacco. Però l’idea si vede. L’intenzione di lavorare sugli spazi, sulla loro occupazione e sui movimenti per liberarli. È un calcio particolare, che si è visto a Bologna specialmente nel secondo anno. Gli servono un po’ di tempo e organico al completo”.