L’ex direttore della Juventus si è espresso in maniera molto dura sul futuro della Juventus e tuona forte contro la dirigenza
Dopo essersi consacrato a Bologna, dove ha trasformato una squadra di metà classifica in una realtà da Champions League grazie a un calcio ambizioso, Thiago Motta ha raccolto la sfida più grande: la panchina della Juventus. Un’occasione unica, ma anche un banco di prova durissimo per il tecnico italo-brasiliano.
A Torino, Motta si è trovato di fronte a un contesto molto diverso da quello vissuto in precedenza: le pressioni sono enormi e i risultati devono arrivare subito. Finora, però, il cammino in bianconero è stato segnato da alti e bassi, con una Juventus che fatica a imporsi sia sul piano del gioco sia in termini di risultati.
A complicare la situazione, l’infermeria sempre piena del J Medical, che ha privato l’allenatore di pedine fondamentali. In tutto questo, incombe sul tecnico italo-brasiliano l’ingombrante ombra del passato, con continui paragoni con la vecchia gestione: su questo e su altri temi si è espresso aspramente l’ex direttore generale, Luciano Moggi.
Juventus, Moggi: “Lo cederei subito”
La Juventus vive un momento complesso, tra risultati altalenanti e un’identità di gioco ancora da definire. A fare il punto della situazione ci ha pensato Luciano Moggi, storico ex direttore generale bianconero, che all’Adnkronos ha offerto un’analisi lucida e senza filtri: “In questo momento la Juventus è difficilmente giudicabile, perché si è partiti a luglio con un progetto nuovo e serve tempo, una squadra non si fa in 5 mesi e nemmeno in un anno. Gli infortuni hanno complicato enormemente le cose, ma quando terminerà l’emergenza i risultati miglioreranno“.
Secondo Moggi, la Juventus non può ambire allo scudetto: “Non è attrezzata per vincerlo. L’obiettivo può essere il 4° posto perché Napoli, Atalanta e Inter sono più forti. Non sarà facile, ma è alla portata, sperando di recuperare Vlahovic e Gonzalez il prima possibile“.
Non mancano le critiche, soprattutto verso alcune scelte di mercato e tattiche: “Giuntoli ha sbagliato con Douglas Luiz, sarebbe stato meglio se fosse rimasto in Premier. Motta, poi, sbaglia con Koopmeiners, facendolo giocare troppo avanzato e spalle alla porta. Anche contro il Lecce ha commesso un errore inserendo i ragazzini nel finale, trasmettendo l’idea che la partita fosse finita“.
Sul mercato, Moggi individua una lacuna chiara: “Mancano leader. Uno era Bremer, ma tornerà solo il prossimo anno. Considerando la situazione finanziaria, la Juve può fare un acquisto, ma io cederei Douglas Luiz invece di Fagioli, che ha dimostrato di essere un ottimo giocatore”.