Dopo la gara contro l’Aston Villa in Champions League la situazione di Teun Koopmeiners si sta facendo sempre piacere chiara.
Nella serata di ieri la Juventus di Thiago Motta ha affrontato l’ostica trasferta di Birmingham in una situazione di emergenza assoluta: solo 14 giocatori di movimento convocati. Una condizione davvero surreale, che alla fine non ha fatto sfigurare i bianconeri capaci di uscire illesi dal Villa Park (0-0).
Koopmeiners era atteso come il protagonista tattico della serata, l’uomo capace di fare la differenza, ma si è rivelato la nota più negativa della Juventus nella trasferta contro l’Aston Villa. Quando un giocatore del suo calibro non soddisfa le aspettative, la delusione è inevitabilmente maggiore. I tempi in cui brillava con l’Atalanta sembrano lontanissimi, eppure risalgono solo alla scorsa stagione, quando l’olandese era tra i migliori centrocampisti in Italia e in Europa.
Tutti i giornali sono d’accordo: il voto di Koopmeiners non è sufficiente
Al Villa Park, Koopmeiners è apparso spaesato, un giocatore fuori posto che camminava in cerca della posizione ideale. Da equilibratore del sistema di Motta, si è trasformato in un’assenza ingiustificata. A differenza della gara di San Siro, questa volta non c’erano attenuanti come la febbre: si è trattato di una performance opaca.
Le valutazioni dei giornali sono unanimi: Koopmeiners si guadagna un insufficiente 5 in media. Le sue statistiche confermano la prestazione deludente: 39 palloni giocati, 3 passaggi chiave, un valore di assist previsti di 0,16, 2 cross effettuati e nessuna palla lunga riuscita.
Nemmeno un tiro in porta, una sola grande occasione creata, un dribbling tentato (fallito), 6 contrasti a terra di cui solo 2 vinti, e nei duelli aerei 4 tentati ma solo 2 positivi. Numeri che descrivono un giocatore quasi estraneo alla partita e alla squadra, una situazione che rappresenta un campanello d’allarme per la Juventus.
Ad essere più severo e dare il voto più basso (5) con l’olandese è stata ‘La Gazzetta dello Sport’ che lo definisce il corpo estraneo della serata, incapace di trovare la posizione giusta in campo sottolineando anche l’ammonizione ricevuta.
Nonostante tutto, Motta sembra mantenere la calma: “Quando si abbassa, riesce a leggere meglio il gioco. Tuttavia, deve contribuire anche in fase offensiva. È un giocatore speciale, polivalente, che mi dà tranquillità. Cambiarlo non è semplice” Parole rassicuranti, ma la Juve ha bisogno che il centrocampista olandese torni a fare la differenza. Non c’è più tempo, bisogna agire.