Juventus, il verdetto dell’ex sorprende tutti: “Motta è come lui”

La gara fra Juventus e Aston Villa ha lasciato non poche perplessità, tanto da dare sfogo alla durissima sentenza dell’ex.

La Juventus vista ieri sera a Birmingham ha diviso tifosi e appassionati. Essere arrivati in Inghilterra con soli 14 giocatori di movimento – e tre cambi in programma – è senza dubbio un fatto straordinario per i bianconeri, decimati dai continui stop stagionali.

Eppure la squadra vista in campo, secondo molti, ha dimostrato comunque di essere partita da Torino con la consapevolezza di potersela giocare con una squadra come l’Aston Villa. Se non con la vittoria, la volontà era quella di uscire dal Villa Park con almeno un punto. E così è stato.

L’intensità del primo tempo ha fatto specchio ad una squadra che ha tentato qualche volta la conclusione. Dei brividi si sono stati senz’altro nel secondo tempo dove, fino alla fine, la Juve ha temuto di ritornare a casa con la seconda sconfitta stagionale.

Insomma: stando a come inaugurato il ritorno in Europa della Vecchia Signora, ci si aspettava di più. La carenza di forze fresche incide. Ma a far riflettere è anche il gioco propinato da Thiago Motta, che l’ex ha paragonato a quello di un altro allenatore – che la Juve conosce bene.

Thiago Motta come Allegri: la sentenza

Nonostante l’assenza dalla Continassa da metà maggio, è come se l’eredità di Massimiliano Allegri si percepisse ancora nel mondo Juve. Tanto da alimentare una continua sfida fra vecchio e nuovo allenatore. A riportarla in auge è stata questa volta Paolo Di Canio, nel suo commento della quinta sfida zebrata in Champions League.

Juventus, il verdetto dell'ex sorprende tutti: "Motta è come lui"
Juve, Di Canio sgancia la sentenza: “Thiago Motta come Allegri” -(LaPresse)- SpazioJ.it

L’opinionista di Sky Sport non ha mancato di destinare critico all’attuale gioco bianconero:

La Juve di Motta è conservativa come quella dell’anno scorso. Pensavamo di poter vedere qualcosa di diverso dal passato nel gioco, anche se qualcuno in maniera filosofica ci dice che fa un pressing dieci/dodici metri più avanti. È una squadra che ha dedizione, abnegazione, determinazione, compattezza e volontà di sacrificarsi nella fase di non possesso. La mentalità di lavorare senza palla la Juve ce l’aveva però già con Allegri. Quella di Motta è una squadra che conserva, crea poco e prende pochissimi gol. Poi possiamo fare i raffinati e dire che gioca col baricentro cinque/dieci metri più avanti, ma cambia poco, è una squadra che vuole conservare per poi sperare di andarsi a prendere il gol.

Una sentenza netta, che i risultati ottenuti sul campo sembrerebbero quasi confermare. In campionato la Juve di Max Allegri ha conquistato ben 14 pareggi la stagione scorsa – somma che ammonta già a 7 quest’anno, senza considerare i due pari in Europa.

È vero: è una Vecchia Signora nuova. Per cui manca ancora qualcosa per essere completamente inedita e ricucita sul gioco di Thiago Motta.

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